Strage di Monreale, parla il sopravvissuto: “Non riesco a darmi pace”
Nicolò Cangemi 33 anni uno dei feriti nella sparatoria costata la vita a tre ragazzi, ha lasciato l'ospedale
“Sono incredulo per quanto successo. Penso e ripenso a quella notte e non mi do pace. Come una giornata di festa si sia potuta trasformare in tragedia”. Parla Nicolò Cangemi 33 anni uno dei feriti nella sparatoria costata la vita a tre ragazzi di Monreale. L’uomo ha lasciato l’ospedale Ingrassia ed è tornato a casa. Ha due ferite di striscio alle gambe ed è ancora sotto choc. Il giovane è assistito dall’avvocato Giada Caputo. “Conoscevo le vittime, ma non ho avuto nulla a che fare con la rissa e con la sparatoria – aggiunge – Sono rimasto vittima senza avere nulla a che fare con quanto successo”.
Oggi davanti al gip si è svolta l’udienza di convalida del fermo di Salvatore Calvaruso il 19enne accusato dell’omicidio di tre ventenni di Monreale, assassinati a colpi di pistola durante una rissa sabato scorso. L’indagato, originario dello Zen, era andato a Monrerale con amici quando ha cominciato a litigare per questioni legate alla guida spericolata del motorino con una comitiva di monrealesi. La rissa è degenerata e Calvaruso e un altro giovane, ancora non identificato, hanno fatto fuoco. Il ragazzo, incastrato da video di telecamere di sorveglianza e testimonianze, è accusato di strage.
Stasera si svolgerà una fiaccolata alle ore 20 subito dopo la Novena della Collegiata. “Portate i vostri bambini, i vostri figli, per provare a dare loro il futuro che meritano e che meritiamo. Insieme possiamo accendere una luce di umanità e di rispetto per un domani più luminoso”. Lo scrive il comitato Pioppo Comune annunciando una fiaccolata stasera nel paese attaccato a Palermo dove sono stati uccisi i tre ragazzi.