Agrigento

Agrigento: la lezione del passato nel ricordo dell’on. Mongiovì

Agrigento ritorna alla pedagogia della memoria. Lo ha fatto ancora una volta con l’iniziativa di Enzo Di Natali che dopo il ricordo dell’on. Luigi  Giglia ha radunato una folta schiera di agrigentini più o meno legati ai fatti politici e civili che videro protagonista l’on. Michele Mongiovì e la Democrazia cristiana. Un partito di cui, […]

Pubblicato 6 anni fa

Agrigento ritorna alla pedagogia della memoria.

Lo ha fatto
ancora una volta con l’iniziativa di Enzo
Di Natali
che dopo il ricordo dell’on. Luigi  Giglia
ha radunato una folta schiera di agrigentini più o meno legati ai fatti
politici e civili che videro protagonista l’on. Michele Mongiovì e la Democrazia
cristiana
. Un partito di cui, lo si voglia o no, la nostalgia rimbalza
sempre molto forte.

L’incontro si è svolto nella “Sala Giglia” del Palazzo della Provincia e insieme a Di Natali sono convenuti il suocero di Mongiovì, Renato Rametta, l’on. Rino La Placa, il prof. Andrea Piraino e Lillo Butera, un po’ tutti legati alla corrente mattarelliana della Dc di allora. Infatti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un saluto e un affettuoso ricordo che è stato letto da Renato Rametta, che ha letto anche un intervento scritto dall’on. Angelino Alfano di cui era stata annunciata la presenza.

Una lunga e
dettagliata lettera, quella di Alfano,
che ripercorre il senso dell’impegno politico di Mongiovì: “Un compito
semplice e complesso allo stesso tempo perché la figura di Mongiovì aveva
contorni netti e chiari, caratterialmente e politicamente, senza mai perdere di
vista l’idea di servizio che ha  animato
il suo impegno in ogni settore”.

E sul curricolo
dell’impegno politico ha tessuto una tela di ricordi, Renato Rametta che lo ha definito “il mio secondo padre”, riandando alla sua militanza con Giglia e Sergio Mattarella e che lo portarono ad essere prima consigliere
comunale e assessore e nel 1960 in ballottaggio con Vincenzo Foti per la carica di sindaco  di Agrigento.
Nel 1967 fu eletto all’Assemblea
regionale
siciliana diventando componente segretario della Prima commissione parlamentare Affari Costituzionali e del
personale presieduta
da Piersanti
Mattarella
al quale rimase legato da profonda stima e amicizia.

Tappe politiche
che uno dei suoi più stretti collaboratori di allora, Lillo Butera, enumera anch’egli e che poi vengono rimarcati con
preciso riferimento politico e istituzionale da Andrea Piraino al quale preme additare l’insegnamento di questa
memoria alle giovani generazioni e future classi politiche. A queste premesse
si rifà l’on. La Placa che
collaborò  fianco a fianco col politico
agrigentino richiamando l’urgenza di questa pedagogia della memoria cui ha
fatto eco l’ex presidente della Provincia
Michelangelo Taibi
che lo ebbe fidatissimo segretario generale.

Il magistrato Salvatore Cardinale,  dal canto suo, ha ricordato la  attiva collaborazione al dibattito di idee sul
giornale che Mongiovì aveva fondato.
Un dibattito che il promotore dell’incontro, Enzo Di Natali, farà
proseguire nei prossimi mesi col ricordare – ci dice -“una grande donna, Ines Curella”.

Operazione
nostalgia? – gli chiediamo:”Bisogna
intendersi sulla nostalgia che non vuole essere rimpianto di un passato che
difficilmente ritorna ma la intenderei in modo evangelico come un ritorno alla
casa del padre coi suoi grandi valori. Siamo coloro che dinanzi allo sfacelo,
che si vede, di una società senza riferimenti e valori, riandando al passato,
miriamo a ritrovare le ragioni per risolvere i nostri problemi, ad esempio il
solidarismo cristiano, l’esigenza del dialogo tra le parti sociali per
costruire il bene comune”.

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