Appalti e tangenti, Iacono (Pd): “Aica doveva vigilare, sia commissariata”
La deputata del PD Giovanna Iacono, chiede chiarimenti ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti
Ombre di corruzione sull’appalto della nuova rete idrica di Agrigento? La deputata del PD Giovanna Iacono, chiede chiarimenti ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e per gli Affari Regionali e le Autonomie, per comprendere se sono previsti a breve interventi sulla gestione del servizio idrico nella provincia di Agrigento. Tutto è contenuto in una Interrogazione a risposta orale, sottoscritta anche dai deputati Peppe Provenzano, Anthony Barbagallo, Stefania Marino e Fabio Porta, che prende spunto dalle indagini culminate nei giorni scorsi in arresti e sequestri ad Agrigento.
Le stesse hanno riguardato anche l’affidamento da oltre 37 milioni per la manutenzione straordinaria della rete idrica cittadina che – è l’ipotesi d’indagine – sarebbe stato assegnato a un consorzio privo dei necessari requisiti economici e organizzativi, attraverso un meccanismo corruttivo che coinvolgerebbe dirigenti e funzionari pubblici.
“Il caso – dichiara Giovanna Iacono – solleva profonde preoccupazioni per le conseguenze sull’efficacia e trasparenza della gestione delle risorse pubbliche, nonché per l’impatto diretto sulla vita quotidiana delle cittadine e dei cittadini. E a fronte delle gravi anomalie emerse, abbiamo chiesto al Governo di verificare l’opportunità di attivare una gestione straordinaria e commissariale del servizio idrico integrato nella provincia di Agrigento, per garantire legalità, trasparenza e funzionalità a un servizio essenziale come quello dell’acqua”. Particolare rilievo nell’interrogazione viene dato anche alla responsabilità del consiglio di amministrazione di Aica, che avrebbe dovuto quantomeno vigilare adeguatamente sull’iter dell’appalto.
“A ciò – continua l’interrogazione – si aggiunge una gestione economico- finanziaria ritenuta dissennata, che ha portato il gestore in condizione di “grave squilibrio di bilancio”, colmato con aumenti- adeguamenti tariffari che, anche se dovuti, appaiono in questo difficile momento e contesto inopportuni, con pesanti ripercussioni sugli utenti”. “Non si può permettere – conclude Giovanna Iacono – che, mentre la provincia soffre per la mancanza d’acqua, consorterie criminali si arricchiscano attraverso appalti truccati. È necessario ristabilire legalità e dignità per una comunità già duramente provata.