Politica

Canicattì, il sindaco Corbo revoca dall’incarico l’assessore Asti

Terremoto politico in seno alla giunta comunale

Pubblicato 2 anni fa

Il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, ha revocato dalla giunta l’assessore comunale Gioacchino Asti “in ragione del mutato quadro politico espressione dell’azione amministrativa, da cui discende il venir meno del rapporto fiduciario”, si legge nella determinata a firma del primo cittadino.

Asti, era stato nominato il 18 maggio scorso, con delega Pubblica Istruzione, Beni ed Attività Culturali, Gestione del Ciclo Integrato dei Rifiuti, Tutela del suolo, dell’Acqua e dell’Aria, Salute Pubblica, Tutela Animale e Randagismo.

Il nome dell’ormai ex assessore Asti viene alla ribalta non solo per il passaggio in casa Democrazia Cristiana con Toto Cuffaro, ma anche perché il suo nome è stato accostato a Gioacchino Amico “Jachinu” protagonista principale dell’inchiesta Hydra condotta dalla Procura di Milano su mafia,ndrangheta e camorra.

“Non posso non osservare che la scelta del sindaco Vincenzo Corbo, che critichiamo in maniera decisa, è assolutamente incomprensibile”, dichiara in nota il deputato regionale della Dc Carmelo Pace. “Qualora l’intenzione fosse quella di bloccare la crescita della DC nella città dell’Uva Italia, il primo cittadino avrebbe preso un abbaglio. La Democrazia Cristiana, in seno al consiglio comunale di Canicattì, conta ben 5 consiglieri e tra questi il presidente ed il vice presidente dell’assise. La decisione del sindaco Corbo costringe la Democrazia Cristiana,   continua Pace, a passare all’opposizione dell’amministrazione comunale. Dai banchi di minoranza continueremo a dare il nostro contributo allo sviluppo di Canicattì, senza che questo incomprensibile episodio possa minimamente scalfire la crescita della DC in questa città e più in generale in tutta la Sicilia”.

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