Politica

Cuffaro don Camillo e sindaco Peppone, manifesti a Favara

Un fotomontaggio con Toto' Cuffaro nella veste di don Camillo e il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, in quella di Peppone

Pubblicato 3 settimane fa

Un fotomontaggio con Toto’ Cuffaro nella veste di don Camillo e il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, in quella di Peppone. Sono i manifesti apparsi questa mattina nel Comune dell’Agrigentino. A dare la notizia e’ lo stesso Palumbo con un post pubblicato su Facebook. “Guardando i fotomontaggi che sono apparsi questa mattina in citta’ direi – commenta – che tra il vestito da prete e quello da Peppone non posso che preferire il secondo, non fosse altro per una questione di origine politica”.

Palumbo aggiunge: “In campagna elettorale i manifesti contro di me erano anonimi. Questi invece pare avrebbero autori molto ben individuabili, e del resto non c’era dubbio che fosse cosi’: ognuno parla con il linguaggio che gli e’ proprio. C’e’ chi puo’ permettersi di parlare con i fatti e a volto aperto e chi ha bisogno di queste cose”.

“Quindi, secondo la loro visione – aggiunge il sindaco di Favara – se i consiglieri Dc in Consiglio comunale non assecondano il progetto di demolizione della mia persona condotto anche a scapito della citta’ con ogni mezzo a disposizione, lo fanno per colpa di un “inciucio”, che pero’ non esiste. Prendiamo atto che e’ questo il rispetto che hanno alcuni consiglieri per le persone e per la politica, ma anche per la loro stessa area di’ centrodestra, visto che a essere sbeffeggiato non sono solo io, ma anche il segretario della Dc Cuffaro, che era loro alleato alle elezioni. Chissa’ se la segreteria cittadina del partito esprimera’ solidarieta’ al proprio leader”. Palumbo, nel suo lungo post, aggiunge: “Speriamo che l’impegno profuso in questa bravata non abbia tolto troppe energie agli autori dell’opera d’arte, visto che il bilancio 2024, che ci permettera’ di stabilizzare il personale precario, andra’ portato in aula con urgenza. Torno a invitare i consiglieri che fingono di essere ”duri e puri’ a sfiduciarmi, se non hanno paura di perdere qualche prezioso gettone, e di tornare al voto. La citta’ – conclude -, sono sicuro, li premiera’ per il loro straordinario apporto di questi anni. No?”.

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