Politica

Lega, Gelarda: “Rivedere assetto del partito in Sicilia”

Una riflessione "sul risultato pessimo" della Lega/Prima l'Italia alle amministrative di Palermo e un invito a Matteo Salvini "a rivedere profondamente l'assetto del partito a livello regionale"

Pubblicato 3 anni fa

Una riflessione “sul risultato pessimo” della Lega/Prima l’Italia alle amministrative di Palermo e un invito a Matteo Salvini “a rivedere profondamente l’assetto del partito a livello regionale”. Non le manda a dire Igor Gelarda, consigliere comunale uscente della Lega, che in un lungo post su Facebook esamina il risultato delle amministrative del 12 giugno e punta il dito contro il segretario regionale del partito Nino Minardo che “avrebbe dovuto fare una riflessione, convocando subito un’assemblea plenaria di iscritti, amministratori e dirigenza, e che invece se ne è guardato bene”.

“Il risultato a Palermo è stato assolutamente insoddisfacente – sottolinea Gelarda che non è stato rieletto – Un pericoloso campanello d’allarme che dovrebbe indurre Matteo Salvini a rivedere profondamente l’assetto del partito a livello regionale, dando di nuovo voce ai territori. Siamo passati da un risultato incredibile del 21% alle Europee di tre anni fa, al 2,5 % di Agrigento di un anno e mezzo fa a un 5% per miracolo di Palermo adesso. E a Palermo avevamo una forza teoricamente invincibile sul campo: cinque consiglieri comunali uscenti, due deputati regionali, un assessore regionale e un deputato nazionale, tutti palermitani. Tutti quanti insieme – chiosa – siamo riusciti a superare di appena 250 voti lo sbarramento”. 

Per Gelarda, “è chiaro che il partito in Sicilia non è più attrattivo, non incarna più quella forza di rottura con la mala politica siciliana che la gente si aspettava. A Palermo hanno votato quattro cittadini su 10 perché ormai la sfiducia nella politica è totale. E la Lega, che in Sicilia non ha dato risposte, è stata punita”. Orgoglioso dei suoi 846 voti, anche se ammette essere meno di quelle che si aspettava, Gelarda non risparmia critiche al suo partito. “Per quale motivo oggi un siciliano dovrebbe votare ancora la Lega? Un partito che non ha rotto con gli schemi del passato, che in Sicilia è gestito da persone che hanno già governato senza che nulla cambiasse nell’isola. Ecco perché adesso chiedo un profondo momento di riflessione da parte di Matteo Salvini. Perché io voglio stare in un partito che affronta le necessità delle persone, in un partito che non deve chiudersi nei palazzi e chiedere solo posti di potere, altrimenti non ha senso e si viene puniti come lo siamo stati noi il 12 giugno a Palermo. Mi aspetto, adesso, che si faccia una seria riflessione e la Lega cambi completamente aspetto e assetto in Sicilia o già alle prossime regionali non avrà alcuna speranza”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Grandangolo Settimanale N. 40 - pagina 1

Continua a sfogliare

Le pagine successive sono oscurate: acquista il numero completo per leggere tutto il settimanale.

banner omnia congress