Porto Empedocle

Porto Empedocle, è scontro tra Comune e Moncada Energy: “Parentesi triste per la città”

Il sindaco, dopo la lettera dell'azienda, replica: "In 18 mesi avrebbero dovuto realizzare un piano industriale e dopo 15 anni chiedono ancora sconti sull'affitto"

Pubblicato 2 anni fa

Si va allo scontro frontale tra il Comune di Porto Empedocle e la Moncada Energy Group per l’area ex Montedison. Dopo la lettera dell’azienda rivolta agli empedoclini, fondata dall’imprenditore eolico defunto negli scorsi mesi, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Calogero Martello ha convocato questa mattina una conferenza stampa rispondendo alla missiva. Ei toni si sono accesi. Al centro della diatriba un contenzioso ormai lungo quindici anni e che, in un futuro imminente, potrebbe riservare ulteriori colpi di scena. 

“L’incontro di oggi non è per rispondere alla nota della società Moncada, totalmente falsa e di basso profilo, ma per fare chiarezza nei confronti della cittadinanza e far in modo che chi sodare della sindrome di Procuste (individui frustrati e provati a livello mentale che li portano a denigrare gli altri senza motivo) la smetta di scrivere sciocchezze al solo fine di apparire. Bisogna fare un salto indietro al 23 aprile 2007 quando la Moncada Costruzioni partecipa e vince un bando proposto dal Comune di Porto Empedocle e – l’11 settembre 2007 – viene stipulato il contratto di assegnazione dell’area ex Montedison. Ed è proprio da quella data che inizia un calvario di eventi che portano ai nostri giorni.

L’intervista

LA RICOSTRUZIONE DEGLI EVENTI DEL COMUNE DI PORTO EMPEDOCLE 

“L’11 settembre 2007 il comune di Porto Empedocle e la Moncada Costruzioni sono chiamati a stipulare il contratto di locazione dei manufatti e di concessione del diritto di superficie per la cifra di 247.500 euro. Immediatamente, sempre nello stesso contratto, la Moncada Costruzioni chiede ed ottiene di trasformare il versamento di 495 mila euro, corrispondente a due annualità di canone versati come cauzione, in anticipazione di 2 annualità di affitto. Sempre nello stesso contratto la Moncada Costruzioni chiede e ottiene (atto deliberativo n.179 del 11.07.2007) di decurtare il canone annuo di 70.714,28 euro a partire dal secondo anno di contratto e per i successivi 7 anni (dato che ormai i primi due erano stati pagati convertendo la cauzione in canone). E qui volevo soffermarmi un attimo. Il bando di gara stabiliva un punteggio in percentuale per ogni elemento da valutare, il rilancio sul prezzo stabilito inizialmente attribuiva il 30% (percentuale più alta) su un totale del 100%. La Moncada Costruzioni, come riportato a pag. 4 del contratto di locazione, offre un aumento del 65% sul prezzo a base d’asta, che era di 150 mila euro, ed esattamente 97.500 euro. Quindi quando la Moncada Energy afferma di aver fatto opere a favore del Comune di Porto Empedocle, in realtà il costo è stato sostenuto dagli empedoclini, avendo il Comune concesso uno sconto sui canoni dovuti dalla Moncada pari a 494,999,96 euro. In data 16 agosto 2010 l’Amministratore pro-tempore della Moncada Costruzioni concede la proroga della durata del contratto di affitto per ulteriori 5 anni con la possibilità di proroga di ulteriori 5 anni alla scadenza. In data 6 febbraio 2015, con delibera 70 dell’amministrazione comunale, preso atto che la Moncada Costruzioni non effettuava il versamento dei canoni previsti, conferiva incarico a diversi legali di agire nei confronti della Moncada Energy per il recupero delle somme (tutto questo con aggravio di costi per la collettività). Negli anni a seguire la società noncontenta della riduzione del canone già ottenuta sollecitava con diverse note l’amministrazione pro-tempore ad ulteriore riduzione del canone visto che la società aveva effettuato dei lavori all’interno dell’area e dei manufatti concessi in locazione. Cn nota del 19 novembre 2012 l’amministrazione pro-tempore respingeva richiesta di una definizione transattiva e faceva notare alla Moncada Energy quanto stipulato l’11 settembre 2007, dove viene riportato espressamente la dichiarazioni di accettazione dei manufatti nello stato in cui si trovavano e l’impegno della Moncada Energy ad effettuare lavori, anche di carattere strutturale e di manutenzione straordinaria. Dopo questa ricostruzione, tutta antecedente al mio insediamento, arriviamo al 19 ottobre 2021 quando il tribunale di Agrigento condanna la Moncada Energy al pagamento dei canoni non versati dal 2013 al 2017 per un totale complessivo di 1 milione 237.500 euro e il riconoscimento decagoni ancora dovuti dal 2018 alla data della sentenza e l’intimazione alla Moncada Energy di riconsegnare i locali al Comune. 

L’INCONTRO TRA COMUNE E MONCADA NEL DICEMBRE 2021

Ed eccoci arrivati ai giorni nostri, ed esattamente al mese di dicembre 2021 quando Moncada chiede un appuntamento con il sottoscritto per discutere della vicenda area Ex Montedison, incontro che avviene al palazzo di Città in presenza del suo avvocato.Moncada, dopo avermi illustrato la situazione attuale, mi chiese se era possibile ridiscutere le condizioni del contratto di locazione e in particolare la possibilità di una riduzione del canone. Risposi che non conoscevo la vicenda e i particolari ma prima di discutere del contratto sarebbe stato opportuno che il gruppo Moncada versasse quanto dovuto al Comune di Porto Empedocle così come sancito dal Tribunale di Agrigento. La risposta fu breve e concisa: non ci penso nemmeno e ricordi che in questo modo il comune prenderà i soldi fra 10 anni. La discussione finì lì. In data 11 febbraio 2022 il gruppo Moncada proposte istanza con richiesta provvedimento inaudita altera parte alla Corte di Appello di Palermo al fine di ottenere la sospensiva del pagamento di quanto previsto dal tribunale di Agrigento adducendo tutta una serie di motivazioni tra cui quella che il far fronte ad un impegno economico così gravoso ed inaspettato potrebbe contrarre l’attività di impresa rendendo difficoltosi altri pagamenti. In data 15 febbraio perviene al Comune l’atto di sospensione del pagamento concesso dalla Corte di Appello di Palermo. Appreso il contenuto della richiesta della Moncada Energy, ed in particolare quella di non essere nelle condizioni di disporre di liquidità e che “la situazione della Moncada Energy appare già compromessa da un altro elemento straordinario, il sequestro preventivo di quasi 6,5 milioni di euro disposto dalla Procura di Agrigento, il Comune di Porto Empedocle in data 18 febbraio 2022 conferisce incarico legale al fine di proporre istanza di fallimento nei confronti della Moncada Energy Group. Solo a seguito della delibera il gruppo Moncada adempie al versamento di quanto dovuto, veramente fatto non perché la Moncada Energy sia stata folgorata sulla via di Damasco ma solo perché, come scrive la stessa in una nota del 3 febbraio 2022 inviata al Comune di Porto Empedocle, al fine di evitare che il sostituto procuratore Gianluca Caputo utilizzasse le motivazioni addotte nella delibera per fornire “soccorso alle deboli motivazioni poste a sostegno delle esigenze cautelari per il mantenimento del sequestro preventivo cui sopra”. Nei mesi successivi tra il comune di Porto Empedocle e la Moncada Energy vi sono stati diversi incontri, nessuno dei quali ha portato ad una conclusone che fosse vantaggio per entrambi. Nell’ultima proposta la Moncada Energy, dopo aver scartato quella del Comune, la stessa avanzava l’ipotesi di consegnare al comune solo una parte lasciando tutto il resto alla Moncada e una proroga fino al dicembre 2040 del diritto di superficie. Ipotesi che avrebbe reso inutilizzabili gli immobili restituiti. Il 25 agosto 2022 il gruppo Moncada, rispondendo ad una nostra nota con la quale si chiedeva di quantificare il valore delle addizioni apportate, quantificava le stesse in 1 milione e 300 mila euro, cifra ritenuta spropositata e pertanto rigettata.

“VICENDA MONCADA PARENTESI TRISTE PER PORTO EMPEDOCLE”

“La vicenda Moncada ha rappresentato e rappresenta una parentesi triste per la città di Porto Empedocle. La questione andava affrontata già nel 2009 dato che a fronte di un piano industriale che avrebbe dovuto essere realizzato in 18 mesi, così come previsto dal contratto, ed occupare 92 unità, ad oggi è sotto gli occhi di tutti,era ed è un cimitero industriale. La mancata ipotesi di sviluppo di quell’area da parte della Moncada Energy ha fatto sì che dal 2007 ad oggi (15 anni dopo), la Moncada Energy invece di proporre alla città di Porto Empedocle soluzioni per uno sviluppo che rendesse giustizia ad una collettività che per 15 anni ha parato ed immaginato che da quell’area potesse ripartire lo sviluppo economico di una città, si è preoccupata in tutti questi anni di chiedere, con diverse note, la rimodulazione di un contratto al fine di ottenere riduzione sul canone di affitto”. 

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