Giudiziaria

“Cade dal ponteggio e muore”, assolto imprenditore di Favara

Al 39enne favarese veniva contestato il reato di omicidio colposo e, in particolare, di non aver recintato il cantiere

Pubblicato 2 settimane fa

Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Nicoletta Sciarratta, ha assolto il titolare di una ditta di Favara, Salvatore Bellavia, 39 anni, di Favara, dal reato di omicidio colposo. L’imputato, difeso dall’avvocato Giuseppe Barba, era finito a processo in seguito alla morte di un idraulico, residente in una palazzina in cui erano in corso dei lavori di ristrutturazione. La vicenda risale al 2014. La vittima, titolare di un’impresa di impianti idraulici, salì su un ponteggio di un cantiere dell’imputato in cui erano in corso dei lavori di ristrutturazione in contrada Scavuzzo, nei pressi della Scala dei Turchi.

Al 39enne favarese veniva contestato il reato di omicidio colposo e, in particolare, non l’aver recintato il cantiere. La difesa è riuscita a dimostrare che l’obbligo di impedire l’accesso alle persone vale solo per i cantieri aperti (era chiuso in quel momento) e che la norma vale comunque per i lavoratori. Il giudice ha accolto la tesi difensiva scrivendo nella motivazione che “a vittima si è esposta volontariamente al pericolo essendo dedita ai lavori in cantiere in quanto titolare di un’impresa di impianti idraulici. È stato un comportamento abnorme che lo ha volontariamente esposto”. 

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