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Gli agrigentini pagheranno il parcheggio sotto casa e San Gregorio sarà un posteggio per turisti

Diego Romeo e Paolo Cilona conversano nella “Sicilia agrigentina”

Pubblicato 6 mesi fa

Come al solito, la sanità rimane il punto nodale della trattativa per i politici siciliani della solita maggioranza. Gli altri  si accontentano delle   briciole che cadono dalla tavola del ricco Epulone. 

“La situazione è davvero succulenta in quanto si sa che chi governa la sanità  si assicura il massimo consenso elettorale e la sicura certezza di ottenere ampi e cospicui benefici. Si tratta di mettere uomini fidati con il compito di giostrare ogni evenienza strategica e logistica della sanità pubblica. Incarichi, assunzioni,  acquisti, trasferimenti, ecc. ecc. ovvero un mondo ben oleato che purtroppo non accorcia il disagio degli ammalati. Le liste d’attesa sono per la loro lungaggine a tutti note. I medici ospedalieri quelli che si dedicano a specifiche patologie sono sempre più stanchi per il duro lavoro che effettuano nei loro studi privati dietro lauti compensi. Altro che giuramento d’Ippocrate.  Basterebbe come per tante altre professioni applicare  il divieto di esercitare la libera professione per tutti i medici ospedalieri. Certo per fare questo occorre rivedere il loro trattamento economico per ridare  una forte spinta.

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