Naro

Il massacro di Naro, la salma di Maria Rus torna a casa: adesso potrà riposare in pace 

La salma di Maria Rus, una delle due vittime del massacro di Naro, è tornata in Romania dove adesso potrà riposare in pace

Pubblicato 3 mesi fa

Sono passati quattordici giorni da quando Naro si risvegliò con la notizia del duplice femminicidio di Delia e Maria. Quattordici giorni che hanno sconvolto due comunità, quella italiana e quella romena, che ormai da anni condividono le stesse strade, le stesse abitudini, le stesse parole, gli stessi problemi. Abbiamo seguito questa triste vicenda con attenzione e lo abbiamo fatto sempre nel rispetto delle vittime e dei familiari che sono diventati, a loro volta, vittime in vita di un massacro senza precedenti in un paesino di provincia del profondo sud. 

Due famiglie segnate dal dolore che hanno mantenuto dignità e compostezza nei momenti più difficili, anche quando la tempesta mediatica, non sempre sensibile, si è abbattuta su di loro con telecamere e microfoni. Tappa per tappa abbiamo seguito le tristi evoluzioni che hanno portato all’arresto di colui che avrebbe commesso uno dei crimini più efferati che questo territorio ricordi e lo abbiamo fatto anche con la consapevolezza che questa storia non è fatta solo delle figure femminili che abbiamo imparato a conoscere: Delia, Maria e la figlia Marcela. C’è anche un’altra donna che è rimasta chiusa in casa e che è stata fondamentale per lo sviluppo delle indagini: Alina, la madre dell’indagato Omar Edward Nedelcov, che è stata la prima a collaborare con gli inquirenti consegnando le prove ancora intrise di sangue che incastrano il figlio e che raccontano quegli attimi di ferocia. 

Dai funerali di Delia abbiamo visto il distacco, forse per tristezza, di una città intera che l’ha lasciata sola in una chiesa deserta. Dai funerali di Maria abbiamo visto, invece, come si può recuperare alla mancanza precedente. Delia è rimasta per sempre a Naro, tumulata nel cimitero comunale insieme al marito defunto, Maria è tornata nella sua Romania su un furgone nero che ha percorso mezza Europa ma finalmente, adesso, potrà riposare in pace.

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