La rapina al tabacchino in via Picone, agrigentino “tradito” dai tatuaggi: arrestato
L’agrigentino, posto adesso ai domiciliari, è stato catturato a Venezia dove lavorava in un cantiere edile
Svolta nelle indagini sulla rapina messa a segno lo scorso 20 agosto in un tabacchino in via Picone, nel centro di Agrigento. Gli agenti della Squadra mobile e i poliziotti delle Volanti hanno arrestato il presunto responsabile. L’agrigentino, posto adesso ai domiciliari, è stato catturato a Venezia dove lavorava in un cantiere edile. L’indagato, difeso dagli avvocati Rosalinda Mangiapane e Daniela La Novara,
deve rispondere del reato di rapina aggravata. È invece ancora caccia al complice.
La vicenda risale alla fine del mese scorso quando, in pieno pomeriggio, due banditi con volto travisato hanno messo a segno la rapina. Il bottino racimolato è stato di 450 euro oltre a 90 euro prelevati dal portaolio del titolare dell’attività, minacciato con una pistola. Le indagini della Squadra mobile hanno permesso di individuare l’agrigentino poco dopo anche grazie al ritrovamento – a margine di una perquisizione – degli stessi indumenti utilizzati durante il colpo e del ciclomotore utilizzato per la fuga. Ad incastrare l’uomo anche dei tatuaggi che erano stati ripresi dalle telecamere di sicurezza.