L’inchiesta sul clan di Villaseta, 41enne lascia il carcere e va ai domiciliari
A Prinzivalli viene contestato il reato di detenzione e porto in luogo pubblico di una pistola calibro 7.65
Il tribunale del Riesame, accogliendo parzialmente l’istanza avanzata dagli avvocati Giovanni Castronovo e Riccardo Gueli, ha sostituito la misura cautelare della custodia in carcere con quella dei domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico nei confronti di Calogero Prinzivalli, 41 anni, di Agrigento.
L’indagato era stato arrestato nelle scorse settimane nell’ambito della maxi inchiesta sui clan di Villaseta e Porto Empedocle. A Prinzivalli viene contestato il reato di detenzione e porto in luogo pubblico di una pistola calibro 7.65, provata per verificarne l’efficacia contro dei cartelli della segnaletica stradale. Il tribunale della Libertà, presieduto dal giudice Annalisa Tesoriere, ha disposto l’alleggerimento della misura cautelare nei confronti del 41enne che lascia il carcere per i domiciliari.