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Malore fatale a 31 anni, muore a Villa Sofia il poliziotto Leonardo Leone

I familiari hanno infatti autorizzato l’espianto degli organi, permettendo ad altre persone in attesa di un trapianto di poter continuare a vivere.

Pubblicato 19 minuti fa

Un’intera comunità stretta in un abbraccio di dolore e commozione. Calatafimi Segesta piange la prematura scomparsa di Leonardo Leone, un giovane poliziotto di soli 31 anni che non è riuscito a vincere la sua battaglia più difficile. Un male improvviso e spietato lo ha strappato all’affetto dei suoi cari dopo un breve ricovero di due giorni presso l’ospedale Villa Sofia di Palermo.

La notizia ha scosso profondamente il tessuto sociale della cittadina trapanese, dove Leonardo era cresciuto e dove la sua famiglia è conosciuta e stimata. In queste ore di sgomento, sono state innumerevoli le manifestazioni di vicinanza e le preghiere di una comunità che fino all’ultimo ha sperato in un miracolo.

A interpretare il sentimento collettivo è stato il sindaco, Francesco Gruppuso, che con parole toccanti ha espresso il cordoglio dell’amministrazione e di tutta la città: “Purtroppo il nostro giovane concittadino non ha superato la più dura battaglia della vita”, ha scritto il primo cittadino. “Moltissime le preghiere della comunità calatafimese per tenere in vita la speranza della guarigione”.

In un momento di dolore inimmaginabile, la famiglia di Leonardo ha compiuto un gesto di straordinaria generosità, un atto d’amore che trasforma la morte in una nuova speranza. I familiari hanno infatti autorizzato l’espianto degli organi, permettendo ad altre persone in attesa di un trapianto di poter continuare a vivere. Un’ultima, grande testimonianza di altruismo che il sindaco ha voluto sottolineare: “Leonardo, insieme alla famiglia, lascia una grande testimonianza di generosità ovvero donare i suoi organi nell’ultimo gesto di speranza e solidarietà verso il prossimo”.

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