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Racalmuto, il monito dell’Arcivescovo: “Non abbiamo risposto all’appello di salvezza”

“Sperimentare l’impotenza, rappresentato in questo caso dal disagio psichiatrico, ci mette sempre paura e anziché tendere le braccia ci distraiamo e non rispondiamo al forte appello che viene dalla storia della salvezza”

Pubblicato 1 anno fa



“Sperimentare l’impotenza, rappresentato in questo caso dal disagio psichiatrico, ci mette sempre paura e anziché tendere le braccia ci distraiamo e non rispondiamo al forte appello che viene dalla storia della salvezza”. Lo ha detto l’arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano a margine dei funerali dei coniugi Giuseppe e Rosa, uccisi martedì scorso dal figlio, che lo stesso ha celebrato questo pomeriggio nella chiesa Madre di Racalmuto. 

Il capo della chiesa agrigentina, dopo aver rivolto una preghiera ai familiari e all’intera comunità di Racalmuto, ha comunque voluto lanciare un messaggio che non può lasciare indifferente alcuno: “È un momento di dolore e smarrimento ma non bisogna perdere l’occasione per interrogarci: come e quanto la città degli uomini si faccia solidale nelle situazioni critiche.”

Inequivocabile il riferimento a Salvatore Sedita, figlio dei coniugi e autore del brutale duplice omicidio. Il ragazzo, fermato dai carabinieri martedì scorso, ha confessato il delitto ed è stato ricoverato in una struttura psichiatrica. Una perizia ha infatti fatto emergere un chiaro scompenso psicotico con relativo disturbo.

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