“Uccise il figlio in piazza a Raffadali”, dimezzata la condanna al poliziotto
La Corte di Assise di Appello ha inflitto nove anni e quattro mesi di reclusione al poliziotto, riducendo sensibilmente la pena inflitta in primo grado
Condanna più che dimezzata per Gaetano Rampello, sessantenne poliziotto in servizio al reparto mobile di Catania, per l’omicidio del figlio Vincenzo, 24 anni, ucciso con 14 colpi di pistola nella centralissima piazza Progresso di Raffadali nel febbraio dello scorso anno. La Corte di Assise di Appello ha inflitto nove anni e quattro mesi di reclusione al poliziotto, riducendo sensibilmente la pena inflitta in primo grado (21 anni) dalla Corte di Assise di Agrigento.
I giudici di Appello hanno accolto il ricorso dell’avvocato Daniela Posante che aveva sollevato una questione giuridica legata al calcolo degli anni di condanna. L’omicidio e’ avvenuto il primo febbraio in piazza Progresso, a Raffadali, dove i due si erano dati appuntamento perche’ il ragazzo avrebbe preteso 30 euro. In quella circostanza il ventiquattrenne, secondo il racconto dell’imputato, avrebbe strattonato il padre costringendolo a consegnarli altri soldi. Rampello, secondo quanto lui stesso ha ammesso, dopo essere stato aggredito ha estratto l’arma e gli ha sparato alle spalle consegnandosi poi ai carabinieri a una fermata del bus.