Arrestato e condotto in carcere
un 36enne della provincia palermitana, incensurato, accusato di violenza
sessuale ai danni di tre giovanissime parenti.

Le indagini, condotte dai
poliziotti della sezione Reati in danno di minori e reati sessuali della
Squadra mobile e coordinate dal sostituto procuratore Luisa Bettiol, del pool
diretto dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi, hanno fatto luce su una
serie di abusi maturati, spiegano gli inquirenti, nel contesto di una
condivisione di spazi familiari.

A fornire sostegno e protezione a
una delle vittime è stata la cerchia degli amici e una insegnante dell’istituto
scolastico frequentato da una delle ragazzine abusate: alle adolescenti, amiche
e compagne di classe, e all’insegnante la ragazzina aveva confidato il suo
dramma.

L’atteggiamento in ambito
scolastico della ragazza aveva lanciato, nel corso del tempo, alcuni segnali
indiretti di dolore e sofferenza: la ragazzina aveva, per esempio, deciso di
non partecipare ad una iniziativa in ambito scolastico sul tema delle violenza
alle donne, probabilmente per evitare di rivivere certi passaggi dolorosi, ma
questo suo atteggiamento aveva portato le compagne di classe ad affrontare il
problema e a consigliarle di parlare con l’insegnante.

Le vittime sono state ascoltate
da poliziotti, psicologi e magistrati. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere
“Lorusso”.