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Blitz “Pit Stop”, spaccio davanti le scuole agrigentine: arriva un’altra condanna

Dopo la condanna, da parte del giudice del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, che nella precedente udienza aveva condannato a 6 anni e 6 mesi il tunisino Bassir Rafik, 38 anni, arriva un’altra condanna, nell’ambito del procedimento scaturito dall’inchiesta antidroga denominata “Pit Stop” condotta lo scorso mese di marzo a Ribera dai carabinieri. Infatti, Amin […]

Pubblicato 5 anni fa

Dopo la condanna, da parte del giudice del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, che nella precedente udienza aveva condannato a 6 anni e 6 mesi il tunisino Bassir Rafik, 38 anni, arriva un’altra condanna, nell’ambito del procedimento scaturito dall’inchiesta antidroga denominata “Pit Stop” condotta lo scorso mese di marzo a Ribera dai carabinieri.

Infatti, Amin Rohai, 35 anni, anch’egli tunisino, è stato condannato a 5 anni di reclusione nel processo che si è tenuto col rito abbreviato dinanzi al giudice Antonino Cucinella.

L’inchiesta Pit Stop ha disarticolato, secondo gli investigatori, una organizzazione di spacciatori che piazzavano hashish, cocaina ed eroina, nelle piazze di spaccio dell’agrigentino, nello specifico a Ribera, con la “merce” venduta anche davanti le scuole.

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