Dio è morto? di don Vincenzo Arnone
Libri ricevuti
(d.r.) Il saggio analizza le tematiche più inquietanti che in un modo o in altro ogni uomo vive nei rapporti con Dio, e arriva in libreria e nell’attività letteraria di Arnone dopo una lunga fila di altre pubblicazioni di carattere letterario, teatrale, poetico e saggistico.
Di per sè, per quanto riguarda il nocciolo della problematica, nulla di nuovo. Ogni epoca si è interrogata sull’Altro, sul Mistero, su Dio ma la novità su cui si sofferma Arnone in modo particolare, sta nel fatto che dal Concilio Vaticano II ( 1962-1965 ) tale interrogazione è avvenuta all’interno della Chiesa, e in maniera forte e sistematica. Teologi, biblisti e perfino vescovi: alla ricerca del nuovo volto di Dio, di un Dio diverso, del silenzio di Dio, del lungo cammino verso Dio, del perché sono ancora cristiano… di tutto ciò insomma che caratterizza la stringente dialettica del mondo moderno.
Dio è morto ? di Arnone – scritto con uno stile piano, colloquiale e in alcune parti poetico e suggestivo – cerca di entrare nelle pieghe della storia più profonda e quasi inesprimibile dell’uomo di oggi, ondeggiante tra agnosticismo e fede, tra desiderio di Dio e paura di Dio, sulla scia di scrittori e opere che hanno dato una forte impronta (almeno come crisi riflessiva ) al pensiero contemporaneo.
Si pensi a Friedrich Nietzsche, a Claude Levi – Strauss, Jacques Duquesne, Heinrich Fries, Christian Chabanis, John Robinson, René Laurentin, Karl Rahner, Hans Kung, Raphael Buyse, Alberto Mello, Italo Mancini, Sergio Quinzio, Bruno Forte, Gianfranco Ravasi, la Lettera ai cercatori di Dio della Cei, vero gioiello di saggezza teologica, filosofica e umana.
Il volume si apre – e si chiude – significativamente – con due testi poetici, il primo di David Maria Turoldo, dalla raccolta Canti ultimi, il secondo del cantante Francesco Guccini nella famosa canzone Dio è morto; include inoltre una appendice con interventi di Maurizio Soldini, di Massimiliano Tomasi e Manuel de Prada: il primo della Università La Sapienza di Roma, il secondo della Università di Bellingham e il terzo uno dei più importanti scrittori spagnoli contemporanei.
Vincenzo Arnone, laureato in Lettere moderne presso l’Università La Sapienza di Roma, vive a Firenze dove è rettore della Chiesa San Giovanni Battista all’autostrada – Firenze Nord. Tra i diversi volumi pubblicati segnaliamo Pavese tra l’assurdo e l’assoluto, L’ombra del padre, La leggenda del raccontatore errante, Bibbia e letteratura, Il vegliardo di Patmos, La saga dei Tomasi. (recentemente presentato nella Biblioteca Lucchesiana di Agrigento).