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E’ fantascienza sognare una viabilità possibile per il futuro di Agrigento?

Conversazione di Diego Romeo con Paolo Cilona nella “Sicilia agrigentina”

Pubblicato 2 anni fa

Da tempo ormai abbiamo posto il problema del Parco dell’Addolorata abbandonato a se stesso. Tace il comune e tacciono i “figli dei magnanimi lombi politici” alla eventualità proposta di assegnare il Parco dell’Addolorata al Parco archeologico per farne un “unicum” di ricerca e valorizzazione

“Non abbiamo sentito nessuna voce attorno alla proposta di dare un futuro al Parco dell’Addolorata. Eppure è un tema importante per rilanciare una vasta area dalle grandi potenzialità archeologiche. Il silenzio da parte delle forze politiche di maggioranza e di opposizione costituisce una prova lampante del loro disinteresse. Cosa fare allora? Continuare ad insistere perché finalmente qualcuno prenda coscienza e conoscenza della nostra proposta”.

Le piogge hanno arrecato seri problemi anche alla circolazione, come sempre nel viale delle Dune e al villaggio Mosè. Non si trova il coraggio di espropriare i terreni per creare una viabilità più celere e sicura  e nel contempo creare parcheggi utili nella affollata stagione estiva.

“Anche su questa proposta regna il silenzio più assoluto. La verità è quella di non affrontare i problemi della viabilità per non disturbare i proprietari dei terreni. Eppure l’allargamento della sede stradale è assolutamente urgente per creare una circolazione più veloce e sicura e nel contempo utilizzare ampi spazi da destinare a parcheggi pubblici. Anche su questa proposta nessuna voce si è levata nel  consiglio comunale. Si tratta di un atteggiamento fortemente ostativo a favore dello sviluppo della città”.

Dovrebbero essere maturi i tempi  per presentare un progetto di costruzione per una  strada che da Poggio Muscello unisca San Leone e la Valle dei templi.  Per andare dalla Rotonda Giunone al centro del Villaggio Mosè molto spesso si impiega circa un’ora. Perché non si riprende il progetto dell’architetto Sanzo  delle quattro corsie in viale Sciascia,  ingiustamente accantonato?

“Da tempo questo giornale ha posto in essere l’esigenza di allargare la strada di Poggio Muscello con lo scopo di ben collegare la parte balneare e quella di Villaggio Peruzzo con  il Villaggio Mosè attraverso l’innesto con il viale Leonardo Sciascia. Cosa possibile da fare in quanto ai bordi della strada vi sono aree libere da espropriare. Anche in questo caso l’Amministrazione non vuole ricorrere all’espropriazione per pubblica utilità. Sono perfettamente d’accordo con te. Occorre con urgenza avviare il progetto dell’architetto Sanzo finalizzato a rendere più veloce il collegamento dalla Rotonda Giunone alla zona commerciale del viale Leonardo Sciascia. Un progetto essenziale per eliminare la caotica circolazione stradale. Anche in questo caso bisogna ricorrere all’espropriazione, che non è purtroppo nei disegni attuativi dell’Amministrazione. Tuttavia fa molto bene Grandangolo a sollevare il problema”.

Ancora sulla viabilità. L’incrocio tra la via Mosella e la strada 640 rimane ad alto rischio. Perché non creare un tavolo di lavoro tra Soprintendenza, Anas, Comune e provincia per eliminare i rischi?  E poi quali sono state le motivazioni ostative per cui la Porto Empedocle-Caltanissetta si è fermata alla Rotonda degli scrittori quando invece sarebbe stato più utile unire il porto di Porto Empedocle con le zone interne della Sicilia?

“Anche la soluzione dell’incrocio tra la Mosella e la 640 merita grande attenzione da parte del Comune. Un incrocio pericoloso che mette a dura prova gli automobilisti. In verità il problema è stato anche richiamato giorni addietro dal vice ministro Cancellieri. A questo punto occorre un tavolo di lavoro tra i tanti soggetti preposti alla sicurezza stradale ovvero il Comune, l’Anas, il Genio Civile, la Soprintendenza per definire il progetto guida. Altra cosa da affrontare durante il confronto di lavoro riguarda di conoscere i veri motivi per i quali è stata strozzata la progettazione dell’autostrada Porto Empedocle – Caltanissetta. Il  Controcampo da te proposto costituisce una spinta ed un richiamo agli ordini professionali perché sollecitino quanto più possibile la realizzazione di un ampio quadro di programma a favore della viabilità agrigentina. Sono certo che l’intuizione di Grandangolo possa essere attuale dopo l’iniziativa da parte degli organi professionali di Agrigento. Occorre con urgenza creare una cabina di regia con l’obiettivo di incalzare la Regione e lo Stato per uscire dall’isolamento in cui ci troviamo”.

P. s. All’Ordine degli ingegneri e degli architetti abbiamo chiesto un “controcampo” alle nostra conversazione, per contrastare la meschinità del dibattito pubblico agrigentino. Nel prossimo numero di Grandangolo certamente non mancheranno altre “visioni” su queste e altre tematiche.

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