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Sicilia, my love di Enzo Randazzo

di Letizia Bilella

Pubblicato 3 anni fa

“Ogni mutazione è un viaggio verso una verità errante”

Un romanzo originale e vulcanico.  Ippocrate Cagliostro medico che girò l’Europa nella seconda metà del Settecento, è collocato in una Sicilia senza tempo  in uno spazio immaginario.

Studente di lettere all’Università di Palermo, si guadagna da vivere dando lezioni private; è innamorato di Anna, giovane assistente sociale, ma non riesce a vivere le sue passioni sino in fondo e perde Anna, abbandona Lettere, si laurea in medicina, apre uno studio dentistico e sposare Isabella della Ristuccia. 

Le rinunce volute o subite lo rendono un uomo disilluso, sdoppiato vive il suo quotidiano da buon medico e marito, ma si rifugia in dialoghi con personaggi della mitologia.  Ha due figlie, Gertrude e Lucia, che rispecchiano quello spirito di contestazione, di irriverenza, e di accettazione delle regole sociali, che lo caratterizzavano da giovane. 

Un inno alle bellezze naturali dell’Isola, alle sue tradizioni storiche e linguistiche.  L’ambientazione cattura sin dalle primissime pagine  l’interesse del  lettore. La scrittura si presenta  omogenea e di grande forza evocativa, riuscendo a descrivere brillantemente  la natura della terra di Sicilia. Una visione ottimistica, che tende a sfatare quel luogo comune di “insieme di negatività”.  L’autore si rifiuta di accettare l’idea di una Sicilia irredimibile e che contrappone al pessimismo della ragione l’ottimismo della volontà.

Ippocrate Cagliostro, è  un personaggio stravagante, originale, arguto e passionale.  Diverse le tematiche che emergono sullo sfondo della descrizione paesaggistica:  la gioventù di quegli anni, la politica, la protesta studentesca, le tradizioni popolari, l’amore, il giudizio sulle donne, l’emancipazione femminile. 

Enzo Randazzo attraverso un mirabile uso della tecnica dell’intreccio, trasporta il lettore attraverso segmenti separati della vicenda, che acquistano unità nella costruzione psicologica del personaggio. Il primo Ippocrate che conosciamo è un giovane intellettuale, studente della facoltà di Lettere dell’Università di Palermo, vive  in un immaginario  paese della Sicilia, Dorgina; partecipa con passione ai sociali e culturali del periodo. Sembrerebbe un leader, ma è un vinto. Non ha la forza di contrastare gli eventi. Non ha la forza di amare la sua donna contro le regole del buon senso e la perde, perdendosi con lei.  Il secondo Ippocrate è un affermato medico dentista. Ha sposato una nobildonna e ne ha avuto due figlie. Ma non sarà un uomo positivo neanche adesso. Ha lasciato Lettere per Medicina; ha lasciato il circolo sociale “l’Incontro” per il suo studio.  Sarà un uomo dimezzato.

Solo la forza dell’amore riuscirà a ridare unità psicologica al primo ed al secondo Ippocrate: l’amore per la sua terra.  Una dichiarazione d’amore nei confronti della Sicilia.

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