Sciacca

“Cibo che cura”, un libro di piatti per i pazienti oncologici di Sciacca

Si tratta di una guida pratica alla migliore nutrizione e alle terapie di supporto destinata ai malati di tumore

Pubblicato 2 ore fa

“Cibo che cura”: è questo il titolo di un libro presentato oggi nel reparto di Oncologia dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca. Si tratta di una guida pratica alla migliore nutrizione e alle terapie di supporto destinata ai malati di tumore.

“La buona alimentazione – dice il primario del reparto, il dottor Domenico Santangelo – ha un ruolo cruciale per chi affronta il cancro: non solo può contribuire a migliorare la risposta alla chemioterapia, ma è anche un elemento di conforto, un modo per mantenere il più possibile un legame con la normalità e con il piacere della tavola”. Alle ricette contenute nel libro, associate alle foto dimostrative dei piatti realizzati, hanno lavorato docenti ed alunni dell’istituto Alberghiero ‘Calogero Amato Vetrano’ di Sciacca. Il progetto in questione si inquadra nell’attivià, svolta all’interno del reparto di Oncologia dell’ospedale di Sciacca, di un ambulatorio di Nutrizione clinica, con la presenza giornaliera di due biologi nutrizionisti volontari.

I quali, da un paio d’anni, supportano l’attività clinica, aiutando i pazienti oncologici ad affrontare il percorso terapeutico anche attraverso un’alimentazione coerente con le cure. La stampa del libro “Cibo per curare” è stata finanziata grazie ad una raccolta di fondi promossa dall’Orchestra Filarmonica del Sud, diretta dal maestro Antonio Giovanni Bono, che nei mesi scorsi si è esibita ad Agrigento devolvendo proprio a questa causa l’incasso del concerto.

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