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Sciacca: Rosy Abruzzo lascia il M5S

Dopo le divisioni che hanno caratterizzato le attività dei due consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Sciacca, Teresa Bilello e Alessandro Curreri, ora il movimento rischia di implodere dall’interno. Oggi è Rosy Abruzzo, candidata alle scorse elezioni amministrative ed attivista a prendere le distanze con un documento pubblico. “Dopo prolungata ed attenta riflessione sono […]

Pubblicato 5 anni fa

Dopo
le divisioni che hanno caratterizzato le attività dei due
consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Sciacca, Teresa
Bilello e Alessandro Curreri, ora il movimento rischia di implodere
dall’interno. Oggi è Rosy Abruzzo, candidata alle scorse elezioni
amministrative ed attivista a prendere le distanze con un documento
pubblico. “Dopo prolungata ed attenta riflessione sono
pervenuta alla sofferta decisione di lasciare il Movimento 5 Stelle”
non condividendone più le attuali e contraddittorie scelte
politiche.
” Inizia così il documento diffuso oggi alla
stampa da Rosy Abruzzo, avvocato e giornalista saccense, nota anche
per aver fatto da presentatrice alle ultime edizioni del carnevale di
Sciacca. “L’abbandonare questo Movimento – scrive ancora
la Abruzzo – che mi ha vista particolarmente impegnata come
candidata al Consiglio Comunale nelle elezioni amministrative del
2017, con 369 preferenze e prima dei non eletti, per non dire
dell’impegno profuso in tutte le altre elezioni politiche regionali e
nazionali, nasce anche dall’aver costatato una gestione, a tutti i
livelli, poco chiara e non sempre condivisa
.” La ex
attivista del movimento grillino dice di avere riscontrato che molti
attivisti meritevoli e capaci, nell’ambito del nostro territorio,
sono stati allontanati per il solo errore di avere messo in
discussione i disegni e i progetti politici di altri. “Sono
stati emarginati
– queste le sue parole – per la colpa di
pensare e ragionare con la propria testa e valutati per
l’appartenenza e non per il merito
.” Per queste motivazioni
la Abruzzo ha ritenuto, in un clima di diffidenza, di non potere più
essere utile politicamente nel Movimento 5 Stelle. La sua scelta
mette ancora più in evidenza contrasti e contraddizioni, emerse
negli ultimi mesi all’interno del Movimento 5 Stelle di Sciacca, che
hanno portato a divisioni e a prese di posizione anche da parte di
parlamentari regionali e nazionali che hanno cercato di richiamare
all’ordine chi aveva manifestato pubblicamente un orientamento
politico ed amministrativo non allineato.

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