Sicilia

Corte dei conti: assolta Mariella Lo Bello, Procura aveva chiesto pagamento di oltre 800 mila euro

La Procura regionale della Corte dei conti aveva citato in giudizio l’ex presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e gli ex assessori regionali Bonafede Esterina, Lo Bello Maria ed altri nonchè l’ex dirigente generale dell’Assessorato regionale del Lavoro Anna Rosa Corsello chiedendo una condanna al pagamento della complessiva somma di oltre trentacinque milioni di euro […]

Pubblicato 5 anni fa

La
Procura regionale della Corte dei conti aveva citato in giudizio l’ex presidente
della Regione Siciliana Rosario Crocetta e gli ex assessori regionali Bonafede
Esterina, Lo Bello Maria ed altri nonchè l’ex dirigente generale
dell’Assessorato regionale del Lavoro Anna Rosa Corsello chiedendo una condanna
al pagamento della complessiva somma di oltre trentacinque milioni di euro in
favore della Regione Siciliana per avere “frettolosamente
e sostanzialmente al buio adottato con voto favorevole una deliberazione
contrastante non solamente con il divieto di assunzioni ribadito con legge
regionale n. 25 del 2008 ma anche sprovvista di adeguata istruttoria idonea a
giustificare l’ingente allocazione di risorse, l’economicità e la congruità
dell’affidamento nonchè l’inerenza del progetto con il titolo del
finanziamento”.

Il
procedimento aveva origine da esposti presentati da dipendenti di enti di formazione
professionale impiegati nelle attività dei cd. “Sportelli multifunzionali”;
con detti esposti i denuncianti lamentavano l’orientamento dell’Amministrazione
regionale che non intendeva più avvalersi dell’attività degli enti di
formazione che gestivano gli sportelli a supporto dell’attività dei centri per
l’impiego, ritenendo che il mancato utilizzo di personale qualificato e formato
negli anni per volere dell’Amministrazione regionale avrebbe costituito un
danno all’erario.

La
Procura regionale della Corte dei conti aveva ravvisato nella progettazione e
gestione del progetto denominato “Spartacus” un’ipotesi di danno
erariale sotto molteplici profili, in primo luogo tra l’altro per essere stato
lo stesso affidato al Ciapi di Priolo, organo in house ritenuto inadeguato dal
momento che lo stesso, al momento dell’affidamento, aveva un organico di 27
unità ed aveva, pertanto, dovuto procedere al reclutamento di ulteriori 1753
lavoratori per l’erogazione dei servizi previsti nel progetto, con ciò violando
le prescrizioni regionali in tema di divieti di assunzione.

Si è
costituita in giudizio, tra gli altri, l’ex assessore regionale Mariella Lo
Bello, rappresentata e difesa dagli avvocati Girolamo Rubino e Rosario Capizzi,
i quali hanno sostenuto l’insussistenza di un nesso di causalità tra l’asserito
danno contestato e la condotta della convenuta Lo Bello che, al pari degli
altri membri della giunta, si è limitata a valutare l’astratta ammissibilità
del progetto, rimettendo poi ai competenti organi del settore la concreta
fattibilità dello stesso.

La Corte
dei conti Sezione giurisdizionale per la Regione Siciliana, ritenendo che in
effetti la Giunta si era limitata a “prendere atto” della proposta
avanzata dall’Assessore regionale del Lavoro, e che tale presa d’atto non può
avere rilevanza causale, ha assolto Mariella Lo Bello e gli altri ex assessori
regionali non proponenti, a fronte di una richiesta di condanna in misura pari
ad euro 885.250 ciascuno,  liquidando a
favore di ciascuno dei convenuti assolti la somma di euro tremila a titolo di
spese legali oltre accessori, e viceversa condannando l’ex presidente della
Regione Siciliana Rosario Crocetta, l’ex assessore regionale del lavoro
Esterina Bonafede e l’ex dirigente generale dell’assessorato regionale del
Lavoro Anna Rosa Corsello  al pagamento
della somma complessiva di euro 2.216.340, da suddividere in parti uguali tra
gli stessi, e cioè nella misura di 738.780 ciascuno a favore della Regione
Siciliana.

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