Trapani

Colpito da malore su peschereccio, 38enne soccorso dall’Aeronautica militare

L'uomo in elisoccorso è stato trasferito presso l'Ospedale di Trapani per le cure necessarie

Pubblicato 3 mesi fa

Si è concluso intorno alle 17 di questa sera il soccorso aereo effettuato con un elicottero HH139-A dell’82° Centro S.A.R. (Search and Rescue) di Trapani. L’intervento ha consentito il trasporto sanitario urgente di un uomo di 38 anni colpito da un malore mentre era su un peschereccio italiano a circa 60 miglia dalle coste di Trapani. Così in una nota l’Aeronautica militare. Decollati intorno le 15.40 dalla base aerea siciliana, l’HH139-A ha raggiunto l’imbarcazione e, tramite l’ausilio di un verricello, un aero-soccorritore si è calato per recuperare il paziente grazie all’utilizzo della “cintura di recupero naufrago”, un’imbracatura che permette di assicurare il paziente e portarlo in sicurezza a bordo. Terminate le procedure di imbarco alle 16.20, l’elicottero si è diretto verso l’ospedale Sant’Antonio Abate (TP), nei pressi del quale è atterrato per lasciare, alle 16.45, il paziente alle cure specifiche del personale sanitario ospedaliero. L’elicottero è quindi rientrato presso la base aerea di Trapani, dove è atterrato alle ore 17.00, riprendendo la regolare prontezza SAR Nazionale. La richiesta di soccorso è stata attivata dalla Sala Operativa del Rescue Coordination Center (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE) su richiesta del MRSC (Maritime Rescue Sub Centre) della Capitaneria di Porto di Palermo. Si tratta del secondo intervento di soccorso aereo in quattro giorni per l’82° Centro SAR, che è stato impegnato con successo anche sabato notte scorso nel recupero di un altro paziente su nave mercantile portacontainer. L’82° Centro SAR dipende dal 15° Stormo di Cervia che garantisce, 24 ore su 24, ogni singolo giorno dell’anno, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di pazienti in imminente pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche complesse.

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