Siracusa

Duplice omicidio della Piana: arrestato secondo custode

Svolta nel giallo del duplice omicidio della Piana di Siracusa, avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 febbraio. La polizia di Stato ha eseguito un fermo di indiziato di delitto a carico di Luciano Giammellaro, 70 anni. L’uomo è accusato di aver ucciso il 47enne Massimiliano Nunzio Casella e Vincenzo Agatino Saraniti, che da […]

Pubblicato 4 anni fa

Svolta nel giallo del duplice omicidio della Piana di Siracusa, avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 febbraio. La polizia di Stato ha eseguito un fermo di indiziato di delitto a carico di Luciano Giammellaro, 70 anni. L’uomo è accusato di aver ucciso il 47enne Massimiliano Nunzio Casella e Vincenzo Agatino Saraniti, che da poco aveva compiuto la maggiore età, e del tentato omicidio di Gregorio Signorelli, 36 anni. Dovrà rispondere anche del reato di porto in luogo pubblico di arma comune da sparo, in concorso con il 36enne Giuseppe Salemi, finito in manette settimana scorsa, sospettato di essere anche lui responsabile dell’esecuzione. Il provvedimento restrittivo è stato emesso sulla base di indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Siracusa e eseguite dalla squadra mobile siracusana e dal commissariato di Lentini. 

Dopo l’esecuzione del fermo di indiziato di delitto a carico di Sallemi, avvenuto il 10 febbraio scorso, le indagini sono proseguite a ritmo serrato con lo scopo di delineare compiutamente la vicenda. In particolare gli investigatori, a seguito anche dell’analisi di polizia scientifica e del medico legale, hanno avuto modo di acquisire elementi tali da far presumere come Sallemi non avesse potuto agire da solo nell’esecuzione dell’azione delittuosa, cruenta e letale. L’unico superstite del triplice ed efferato agguato ha poi fornito agli investigatori una descrizione precisa e puntuale degli eventi. Nello specifico ha raccontato che quella notte, mentre si trovava con i due deceduti per compiere un furto di arance nelle campagne di Lentini al confine con Scordia, era stato raggiunto da Sallemi e da un certo ‘Luciano’, che effettuavano attività di guardiania per i terreni della zona. Secondo la ricostruzione, i due hanno sparato diversi colpi di fucile, colpendo a morte Casella e Saraniti e ferendo gravemente Signorelli.

Il racconto di Signorelli, unitamente ad altre dichiarazioni rese dai proprietari terrieri del luogo teatro dei fatti raccolte dagli investigatori, nonché dei familiari delle vittime, hanno consentito di identificare ‘Luciano’ nel citato Giammellaro, e a delineare il contesto dell’abusiva attività di guardiania che si svolge in quella zona agricola, svolta da Sallemi in compagnia del Giammellaro (il quale, diversamente dal primo, non era legato da alcuna dipendenza lavorativa con le aziende agricole e formalmente mero pensionato). Pertanto, sulla base del quadro probatorio acquisito, gli investigatori hanno avviato le ricerche di Giammellaro, rintracciato in località Brucoli in casa di conoscenti. E’ stato portato al carcere Cavadonna Siracusa, in attesa di convalida del fermo da parte del gip.

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