Agrigento, non c’è pace per il Dandelion: stavolta finisce in magazzino
Il commento dell'ex sindaco Firetto: "Più che cambiare rotta stiamo tornando indietro"
Spostata ripetutamente da piazzetta Alaimo prima – sembrerebbe per fare posto ad alcuni tavolini di un esercizio commerciale – per poi riapparire nei pressi del Duomo di Agrigento senza alcune apparente autorizzazione. Non c’è veramente pace per il Dandelion” dell’artista russo Gregory Potosky, scultura in bronzo donata alla Città di Agrigento nel 2016, diventa un vero e proprio caso.
La scultura era già finita al centro di una interrogazione quando – a seguito di alcune pubblicazioni social – si è scoperto che dall’opera erano state asportate “due mani”, ritrovate poi in possesso di un commerciante della via Atenea che “le avrebbe tenute in custodia”.
Negli scorsi giorni è intervenuto Giuseppe Di Rosa, vicepresidente Codacons, che aveva sottolineato come “l’opera d’arte in questione era stata spostata in un altro sito cittadino, in assenza di una preventiva pubblicazione, nell’albo pretorio comunale, relativa alle autorizzazioni per l’intervento”.
Oggi è intervenuto anche l’ex sindaco di Agrigento, Lillo Firetto: “Non trova pace il Dandelion. La scultura di Gregory Potosky spostata da piazzetta Alaimo per dare spazio ai tavolini di un ristorante (ufficialmente per una collocazione più idonea), è stata nuovamente trasferita e questa volta, in un magazzino. Si apprende che prima dello spostamento davanti alla Cattedrale non sarebbe stata richiesta l’autorizzazione alla Soprintendenza. Che destino ingrato. Ovviamente lo scultore ha donato questo simbolo della “gentilezza” a tante città e tutto poteva immaginare … tranne che, prima, due manine fossero staccate, poi, che finissero in un b&b per anni, infine che la scultura fosse trasferita in collocazione provvisoria e poi in un magazzino. Che ci sia un disegno per far sparire l’ennesimo simbolo o l’ennesimo segno di una città più bella, colta e gentile? Tornare indietro più che cambiar rotta e cancellare cancellare cancellare ..”