Canicattì, proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori del distretto sanitario
A rischio la proroga dei contratti del personale impiegato nei servizi sociali
La Funzione Pubblica CGIL di Agrigento scrive al Prefetto di Agrigento chiedendo formalmente l’attivazione della Procedura di Raffreddamento così come previsto dalla legge 146/90, per i dipendenti in servizio presso i comuni del Distretto Socio Sanitario D3 di Canicattì, addetti alle attività di sostegno al reddito ed alla realizzazione dei progetti PON e PAL finanziati con fondi europei e ministeriali.
“Durante i diversi e qualificati interventi sono venute fuori da un lato la grande amarezza per il serio rischio che corre la comunità intera di vedersi improvvisamente privare di servizi divenuti essenziali ed irrinunciabili per un numero sempre maggiore di cittadini, dall’altro la seria preoccupazione della mancata prosecuzione dei contratti individuali di lavoro in scadenza il prossimo 30 giugno 2022, con gravi ricadute sui livelli occupazionali, lamentando inoltre il perdurante fermo Amministrativo-Gestionale di taluni Responsabili di servizio, provocando inevitabili gravi ritardi nella formulazione degli Atti propedeutici alla prosecuzione dei già citati contratti di lavoro ed alla stabilizzazioni del personale in possesso dei requisiti di cui all’art. 20 comma 1 del D.lgs. 75/2017 così detta Legge Madia”; ha dichiarato il Coordinatore Provinciale delle Funzioni Locali Pietro Aquilino.
Alla fine dell’incontro con votazione unanime è stato deciso di proclamare lo Stato d’agitazione ed dove fosse necessario di non escludere ulteriori e più incisive forme di protesta.