Carlo Fontana: «Consumi culturali in crescita, ma serve più accessibilità e innovazione al Sud»
presentato oggi Impresa Cultura Agrigento – Confcommercio Agrigento, il nuovo coordinamento territoriale di Confcommercio Agrigento
Agrigento si aggiunge a Milano, Cremona, Ferrara, Parma, Valle d’Aosta e Bari nel percorso di sviluppo territoriale di Impresa cultura Italia – Confcommercio. È stato presentato oggi Impresa Cultura Agrigento – Confcommercio Agrigento, il nuovo coordinamento territoriale di Confcommercio Agrigento dedicato alle imprese culturali e creative del territorio. Nell’anno particolarmente significativo di Agrigento capitale italiana della cultura 2025, l’iniziativa nasce con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale, artistico e identitario del territorio agrigentino e di promuovere la cultura come leva di sviluppo economico, occupazionale e sociale. Il nuovo coordinamento riunisce operatori, imprese e professionisti del settore culturale e creativo, favorendo sinergie e progettualità condivise.
L’ultima rilevazione dell’Osservatorio sui consumi culturali degli italiani, realizzata in collaborazione con SWG a settembre 2025, ha fatto emergere che la spesa familiare per beni e servizi legati alla cultura è in continua crescita: se nel 2020, la spesa media mensile per nucleo familiare ammontava a 50,9 euro, nell’ultimo anno questo dato è salito a 99,8 euro mensili. Inoltre, se nel 2023 solo l’1% dei cittadini coinvolti nella ricerca aveva dichiarato di destinare alla cultura più di 400 euro ogni mese, oggi si osserva un aumento di ben 6 punti percentuali. Tuttavia, un trend negativo si osserva se si guarda al divario di spesa media in consumi culturali: nelle regioni del Centro Italia la spesa media ha raggiunto i 113,9 euro, seguite da quelle Nord in cui il valore registrato è pari a 112,6 euro e, infine, dal Sud e dalle Isole in cui la spesa media si attesta sui 74,3 euro. Si stima che il 63% degli italiani reputino l’offerta culturale del territorio di qualità, ma al Sud e nelle Isole si osserva un tasso di apprezzamento più basso pari, infatti, rispettivamente, al 58 e 53%. Nello specifico, circa il 50% dei cittadini residenti al Meridione e nelle Isole considera il panorama culturale povero di iniziative; inoltre, in termini di percezione dei cittadini rispetto all’inclusività delle iniziative, se il 57% del campione nazionale le percepisce sufficientemente inclusive, al sud, in Sicilia e Sardegna la media cala quasi del 10%.
Lo stesso divario si osserva nel livello di innovazione della scena culturale: nelle isole, infatti, solo il 31% considera la cultura locale innovativa, contro una media nazionale del 44%. Il riconoscimento del valore delle iniziative culturali varia ulteriormente quando ci si allontana dai grandi centri urbani. In generale, il 77% della popolazione residente al sud e nelle isole ritiene positiva la sinergia fra cultura ed economia locale – a differenza del 71% di media nazionale -, il 58% concorda sul fatto che l’offerta culturale del proprio comune valorizzi la cultura popolare e le tradizioni locali, mentre un discreto 38% ritiene che l’offerta sia per lo più indirizzata ai turisti.
A celebrare la nascita del coordinamento, si è tenuto un incontro pubblico al Museo regionale “Pietro Griffo”, promosso da Confcommercio Agrigento, articolato in tre momenti principali. La mattinata si è aperta con i saluti istituzionali, introdotti dal presidente Confcommercio, Carlo Sangalli e dal presidente di Confcommercio Agrigento, Giuseppe Caruana. Sono intervenuti Gianluca Manenti, presidente di Confcommercio Sicilia, e Francesco Miccichè, Sindaco di Agrigento. A seguire, gli interventi dei componenti esperti di Impresa Cultura Agrigento – Confcommercio Agrigento, che hanno approfondito le potenzialità del comparto culturale locale e le prospettive di rete tra pubblico, privato e istituzioni.
Oltre al presidente Caruana, sono intervenuti Florinda Saieva, fondatrice di Farm cultural park; Giuseppe Ciminnisi, presidente Fiavet Confcommercio; Stelio Zaccaria, già capo redattore del quotidiano La Sicilia per la provincia di Agrigento; Nenè Mangiacavallo, presidente del Consorzio Universitario di Agrigento; e Dèsirèe Li Bassi, co-fondatrice e direttrice operativa del Museo diffuso dei 5 Sensi di Sciacca. Nel corso dell’appuntamento si è riflettuto sul legame profondo tra identità, territorio e narrazione culturale, e sul ruolo della creatività, dello spettacolo e dell’audiovisivo nel raccontare l’“italianità” contemporanea a partire dai territori e, nello specifico, da quello della Sicilia. Hanno dialogato Carlo Fontana, Presidente di Impresa Cultura Confcommercio; Chiara Sbarigia, Presidente dell’Associazione Produttori Audiovisivi (APA); Gaetano Aronica, attore e già Presidente della Fondazione Teatro Pirandello e Beniamino Biondi, saggista, critico di cinema e teatro e membro del Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici.
«La nascita di Impresa Cultura Agrigento – Confcommercio Agrigento è un ulteriore passo significativo nel radicamento della nostra rete. La Sicilia, con la sua straordinaria capacità di intrecciare memoria, identità e creatività, offre un esempio emblematico di come la cultura possa diventare racconto condiviso e strumento di crescita per le comunità», ha dichiarato Carlo Fontana, Presidente di Impresa Cultura Italia–Confcommercio. «Questo impegno si inserisce in un contesto nazionale in evoluzione, dove cresce la spesa culturale delle famiglie, ormai prossima ai 100 euro medi mensili. Tuttavia, i dati di settembre del nostro Osservatorio sui consumi culturali, realizzato con SWG, ci dicono che l’offerta culturale deve diventare più accessibile anche al Sud e nelle isole, dove solo il 53% la considera di qualità (contro il 63% della media nazionale) e appena il 31% innovativa (–13 punti). Sono numeri che dimostrano quanto servano politiche condivise e reti forti tra istituzioni e imprese per trasformare la domanda culturale in sviluppo reale. Impresa Cultura Italia crede in questa sfida: una cultura che nasce dai territori, genera valore e rafforza la coesione del Paese», ha concluso.
«Impresa Cultura Agrigento – Confcommercio Agrigento si propone di rendere la cultura un motore di sviluppo economico, innovazione e crescita sostenibile, promuovendo la collaborazione tra imprese, operatori culturali, istituzioni e professionisti per tutelare, rigenerare e valorizzare il territorio agrigentino. Il coordinamento, formato da associazioni attive in diversi ambiti culturali e sostenuto da personalità di rilievo del panorama locale, mira a potenziare l’offerta culturale e a favorire sinergie capaci di generare nuove opportunità di sviluppo legate alla cultura e al turismo. Non vogliamo solo custodire il nostro straordinario patrimonio, ma trasformarlo in valore concreto, in impresa, occupazione e crescita. L’unione tra impresa e cultura è la chiave del futuro. Vogliamo costruire insieme un percorso di sviluppo che parta dalle nostre radici e guardi al futuro con fiducia e visione», ha aggiunto Giuseppe Caruana, Presidente di Impresa Cultura Agrigento – Confcommercio Agrigento.


