Racalmuto

Crisi idrica, il sindaco Maniglia e il presidente Pagliaro incontrano Musumeci

L'incontro si svolgerà 21 luglio

Pubblicato 4 anni fa

Il presidente del Consiglio comunale di Racalmuto Sergio Pagliaro insieme al sindaco Vincenzo Maniglia incontreranno mercoledi 21 Luglio il Presidente della regione Siciliana On.Nello Musumeci, per cercare di trovare una soluzione della grave crisi idrica epocale che sta attraversando la provincia di Agrigento ed in particolare Racalmuto, alla luce delle ultime rivelazioni del commissario dimissionario  della gestione commissariale idrica di Agrigento che fa fortemente preoccupare  tutti, che dal 02 Agosto non ci sarà più acqua nei rubinetti dei  comuni della provincia di Agrigento.

“I cittadini sono  esasperati ormai da turni di erogazione che superano il mese e del costo eccessivo delle bollette, e nonostante ciò, il gestore del servizio idrico continua a  vessare con ulteriori richieste di denaro con bollette a conguaglio i racalmutesi, al contempo, dichiara nella nota Pagliaro, chiederemo quale è l’iter per  i rimborsi in favore dei cittadini racalmutesi dell’eccessivo costo delle  tariffe (dichiarate illegittime in quanto troppo elevate, dal  Consiglio di Giustizia Amministrativa CGA) e  del canone di depurazione, depuratore ad oggi sotto i riflettori della magistratura grazie all’importante attività di polizia giudiziaria svolta dai Carabinieri di Racalmuto  coordinati dal comandante Costa e  dal corpo di Polizia Municipale coordinati dal comandante Nicola Sferrazza. Ci auguriamo di poter raggiungere il giusto risultato nell’incontro con il governatore Musumeci chiedendo di adoperarsi immediatamente per risolvere l’annoso problema idrico, con attivita’ incisive  in tempi rapidi e anche con interventi straordinari, perché siamo in piena emergenza idrica, conclude Pagliaro, mettendo in campo  tutte le risorse disponibili  e se il caso avvalersi dell’aiuto dei Genio  dell’Esercito con autobotte di acqua. Lotteremo fino alla fine in favore e nell’interesse dei cittadini e della nostra comunità per ridare dignità e rispetto ai  racalmutesi.

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