Agrigento

Da Favara a Roma: legittima difesa dossier con l’ouverture di Alda D’Eusanio

Dal 5 all’8 dicembre al Teatro Flaiano di Roma è tornato in scena Legittima difesa dossier, lo spettacolo di Ilenia Costanza che ha visto il suo debutto 10 anni fa proprio ad Agrigento, al Teatro della Posta vecchia, per volare a Roma, come progetto promosso dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio […]

Pubblicato 4 anni fa

Dal 5 all’8 dicembre al Teatro Flaiano di Roma è tornato in scena Legittima difesa dossier, lo spettacolo di Ilenia Costanza che ha visto il suo debutto 10 anni fa proprio ad Agrigento, al Teatro della Posta vecchia, per volare a Roma, come progetto promosso dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Teatro Quirino, a Domenica In e ai Mercati di Traiano. 

Prodotto da “I vetri blu” e dal Centro studi la parabola, Lorena Vetro e Ilenia Costanza, al quarto spettacolo come produttrici, hanno voluto in compagnia il loro fidato staff siculo, le musiche di Graziano Mossuto, le luci di Gloria Mancuso, le videoproiezioni di Lillo Sorce, i trucchi speciali in video di Enzo Piscopo e l’aiuto regia di Samantha Pirrera e hanno preteso i loro attori agrigentini preferiti, Ilaria Bordenca e Totò Costanza, che completano un cast internazionale graffiante ed agguerrito, impreziosito dalla altrettanto graffiante Alda D’Eusanio, che aprirà la serata con ospiti di eccellenza, statistiche, sarcasmo, cronaca e racconti di vita privata. 

Alda coinvolgerà il pubblico con la profondità che solo una giornalista del suo calibro può avere, e poi lascerà la scena alla pièce: 14 storie vere di violenze legittimate da culture e religioni, scatenate dalla furia del branco, generate dalla mente morbosa di padri e compagni deboli, degenerate dalla stanchezza di coppie infelici, scaturite da malsani sensi di inferiorità. 

Questo dossier fa i nomi, descrive le modalità, sussurra le emozioni e mostra il terrore di quelle vittime a cui è stata strappata l’anima: tra loro Hina Saleem, 20 anni, uccisa a Brescia per aver amato un ragazzo italiano; Dalia, moldava, venduta dalla nonna a 12 anni; Deborah Rizzato, 25 anni, violentata, perseguitata e assassinata; Franca Rame, stuprata dal branco; Ej Lang, 9 anni, morta per cancrena alle gambe; Alia Sharif Aghil, 14 anni, morta per emorragia dopo la circoncisione; Luigia Mambretti, 63 anni, uccisa a colpi di pistola dal marito; la piccola Greta, 10 anni, uccisa con arma da taglio dal padre; Giovanna Telese, 16 anni, uccisa a colpi di pietra dall’ex fidanzato; Felicia Semeraro, 32 anni, uccisa a martellate dal convivente; Maria Pia Scuto, 41 anni, decapitata dal marito. 

Storie emblematiche tra quelle delle migliaia di donne e giovani ragazze alle quali è stata tolta la voce, negata la possibilità di gridare e chiedere aiuto.  

Lo spettacolo chiude volutamente in modo provocatorio, lanciando una denuncia, cercando di scuotere il pubblico in sala, che diventa così il terzo inconsapevole attore dello spettacolo. 

Legittima difesa dossier torna in scena dal 5 all’8 dicembre al Teatro Flaiano per ridestare il disgusto e un moto di rivolta verso una continua strage di innocenti; per provocare una reazione in una parte della società che sembra incapace di indignarsi davanti alla sentenza di un giudice (donna peraltro) che non ritiene plausibile la denuncia da parte di una vittima perché “troppo brutta per essere stuprata” o davanti a un efferato assassinio giustificato come “frutto di una tempesta emotiva”.  

Nel cast Moira Angelastri, Ilaria Bordenca, Brianda Carreras, Ilenia Costanza, Totò Costanza, Cristiana Esposito, Marta Iacopini, Luigi Pisani.

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