Agrigento

Emergenza Coronavirus, revocato obbligo di firma a 47enne agrigentino

Niente obbligo di firma per l’emergenza Coronavirus. E’ quanto deciso dal gip del Tribunale di Palermo che ha revocato la misura dell’obbligo di firma nei confronti di Emiliano Lombardino, 47 anni di Porto Empedocle, coinvolto nei mesi scorsi nell’inchiesta denominata “Ponos” che avrebbe svelato l’esistenza di una complessa organizzazione che sfruttava senza scrupoli manodopera extracomunitaria […]

Pubblicato 5 anni fa

Niente obbligo di firma per l’emergenza Coronavirus. E’ quanto deciso dal gip del Tribunale di Palermo che ha revocato la misura dell’obbligo di firma nei confronti di Emiliano Lombardino, 47 anni di Porto Empedocle, coinvolto nei mesi scorsi nell’inchiesta denominata “Ponos” che avrebbe svelato l’esistenza di una complessa organizzazione che sfruttava senza scrupoli manodopera extracomunitaria per lavori agricoli di vario tipo su tutto il territorio agrigentino e anche oltre.

Il provvedimento del gip è una conseguenza del dilagare del virus e serve dunque ad evitare ogni tipo di contatto e uscite dall’abitazione. Lombardia, difeso dall’avvocato Daniele Re, era stato oggetto del provvedimento di fermo della Procura di Agrigento (inchiesta coordinata dal pm Gloria Andreoli). Inchiesta che subito dopo era passata nelle mani della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo competente per questa tipologia di reati.

Un fenomeno di caporalato, insomma articolato e con una solida struttura verticistica, che vedeva, come capi promotori cd organizzatori, due donne di origine slovacca, madre e figlia. In qualità di complici nella gestione delle attività, sono stati anche  arrestati  due romeni e quattro italiani.

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