Wedding, imprenditori al collasso: proposte all’assessore Zambuto
Diversi imprenditori del settore della cerimonia nuziale quali negozi di abbigliamento, calzature, sale trattenimento, fiorai, fotografi, arredamento, costretti, loro malgrado, a restare chiusi, si sono riuniti recentemente per analizzare la situazione di sofferenza del settore e avanzare proposte concrete alle Autorità. “Tutte le nostre attività, dice Enzo Barone portavoce della delegazione, hanno già attuato da […]
Diversi imprenditori del settore della cerimonia nuziale quali negozi di abbigliamento, calzature, sale trattenimento, fiorai, fotografi, arredamento, costretti, loro malgrado, a restare chiusi, si sono riuniti recentemente per analizzare la situazione di sofferenza del settore e avanzare proposte concrete alle Autorità.
“Tutte le nostre attività, dice Enzo Barone portavoce della delegazione, hanno già attuato da tempo tutte le prescrizioni per garantire l’apertura delle attività in piena sicurezza e non si capisce perché la divisione in zone attuata a livello regionale non possa applicarsi anche per porzioni di territorio più piccole come province o comuni, considerando il fatto che per esempio Agrigento, pur avendo indicatori molto bassi subisce le medesime classificazioni di aree o province dove i contagi sono molto più numerosi e il pericolo di contaminazione certamente più rischioso”.
Delegazione che nei giorni scorsi ha incontrato l’Assessore agli Enti locali Marco Zambuto.
“Ho rappresentato in Giunta l’incontro avuto con operatori commerciali, rappresentanti di alcune categorie merceologiche, calzature, abbigliamento uomo e donna, wedding, penalizzate dal DPCM del Presidente del Consiglio dei Ministri che impone la chiusura di queste attività nelle zone rosse. Tale scelta rappresenta una grave e ingiusta penalizzazione nei confronti delle predette attività economiche, ha detto l’assessore Zambuto. La Giunta di Governo Regionale condividendo queste legittime richieste ha manifestato la volontà di venire incontro loro attraverso alcune misure in corso di elaborazione”.
Il comitato degli imprenditori riponendo la massima fiducia nelle Istituzioni regionali resta in attesa di concrete soluzioni considerato anche l’autonomia statutaria della Regione Siciliana.






