Mafia, blitz “Kerkent”, il pentito Quaranta: “Massimino comanda ad Agrigento”
Inizieranno, questa mattina, a partire dalle 9,30, al carcere Pagliarelli, l’interrogatorio di garanzia de alcuni dei 32 arrestati nell’operazione antimafia denominata “Kerkent”. D avanti il gip del Tribunale di Palermo Walter Turturici compariranno Salvatore Capraro, 31 anni, difeso dall’avvocato Salvatore Pennica ed Enrico Quattrocchi; Marco Davide Clemente, 26 anni, difeso dall’avvocato Salvatore Cusumano; Alessio Di […]
Inizieranno, questa mattina, a partire dalle 9,30, al carcere Pagliarelli, l’interrogatorio di garanzia de alcuni dei 32 arrestati nell’operazione antimafia denominata “Kerkent”.
D avanti il gip del Tribunale di Palermo Walter Turturici compariranno Salvatore Capraro, 31 anni, difeso dall’avvocato Salvatore Pennica ed Enrico Quattrocchi; Marco Davide Clemente, 26 anni, difeso dall’avvocato Salvatore Cusumano; Alessio Di Nolfo, 33 anni, difeso dall’avvocato Alfonso Neri; Daniele Giallanza, 46 anni, difeso dall’avvocato Miria Rizzo; Pietro La Cara, 42 anni, difeso dall’avvocato Rosario Loria; Domenico La Vardera, 40 anni, difeso dall’avvocato Giovanni Castronovo; Saverio Matranga, 41 anni, difeso dall’avvocato Claudio Neri; Antonio Messina, 61 anni, difeso dall’avvocato Salvatore Pennica, difensore anche del figlio Giuseppe, 32 anni; Liborio Militello, 52 anni, difeso dagli avvocati Giovanni Castronovo e Gianfranco Pilato; Andrea Puntorno, 42 anni, difeso dall’avvocato Salvatore Pennica.
Il personaggio chiave dell’operazione «Kerkent», il boss Antonio Massimino, dovrà ancora attendere qualche ora.
E proprio di Massimino ha parlato ampiamente il pentito Quaranta: “Antonio Massimino è combinato formalmente ed è reggente di Agrigento, ha i contatti con dei suoi cugini a Favara per la Sicilia con Giuseppe, Ignazio e Salvatore, lavora con la cocaina”. Il favarese dice la sua anche su un altro arrestato Liborio Militello, considerato dagli investigatori il braccio destro di Massimino: ” Non so se Massimino lo ha combinato. Si muove tantissimo. Sono compari con Massimino e Militello riceve ordini da lui e li esegue al volo. Il suo mestiere è fare estorsioni e Militello li fa in nome e per conto di entrambi. Liborio mi diceva che da sempre è vicino ai Massimino.
Un certo Liborio, arrestato con Antonio Massimino un annetto fa, di cui al momento non ricordo il nome, che vedevo quando reggevo Favara e che chiamava Antonio Massimino compare è inserito nella famiglia mafiosa di Villaseta. Liborio mi diceva che Antonio Massimino era un guerriero “.