Agrigento, i pescatori delle marinerie protestano davanti la Prefettura
di Toni Fisco e Irene Milisenda Manifestazione di protesta stamattina davanti al palazzo della prefettura di Agrigento da parte di alcune centinaia di pescatori delle marinerie di Licata, Porto Empedocle e Sciacca che si oppongono ai contenuti del regolamento dell’Unione europea 982/2019 (entrato in vigore lo scorso 10 luglio). Normativa che impedisce la pesca a strascico in […]
di Toni Fisco e Irene Milisenda
Manifestazione di protesta stamattina davanti al palazzo della prefettura di Agrigento da parte di alcune centinaia di pescatori delle marinerie di Licata, Porto Empedocle e Sciacca che si oppongono ai contenuti del regolamento dell’Unione europea 982/2019 (entrato in vigore lo scorso 10 luglio). Normativa che impedisce la pesca a strascico in tre aree specifiche del Canale di Sicilia: a est del Banco Avventura, a Ovest del Bacino di Gela e a est del Banco di Malta. Obiettivo: favorire il ripopolamento ittico, in particolare delle specie del gambero rosa e del merluzzo.
“Noi chiediamo una moratoria, perche’ in questo modo si rischia di uccidere un intero comparto economico”, ha detto Calogero Bono, responsabile della cooperativa “Madonna del Soccorso”, che rappresenta il 40% della flotta peschereccia di Sciacca. “La tensione tra gli operatori e’ palpabile, alle istituzioni chiediamo senso di responsabilita’”, ha concluso.
Durante l’incontro con il Prefetto di Agrigento Dario Caputo, i rappresentanti delle marinerie di Sciacca, Licata, Porto Empedocle e Porto Palo di Capo Passero, in tutto, circa 30 persone, hanno descritto minuziosamente le gravi problematiche per la categoria derivanti dall’applicazione di questo nuovo regolamento comunitario che pone dei limiti alla pesca a strascico rendendo praticamente impossibile l’attività di armatori e marinai di mezza Sicilia. Complessivamente, si tratta di 2000 operatori che rischiano di perdere il loro lavoro. Il Sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, nel suo intervento ha proposto una moratoria per questo regolamento europeo per potere affrontare meglio la grave situazione di urgenza ed emergenza venutasi a creare, con possibili risvolti non solo economici ma anche sociali e di ordine pubblico. La proposta di sospensione degli effetti del regolamento è stata giudicata positivamente da tutti gli intervenuti e dallo stesso Prefetto il quale si è impegnato ad inviare tempestivamente una nota informativa al governo nazionale e a quello regionale affinchè possano farsi carico delle esigenze a lui prospettate dagli operatori siciliani della pesca. Naturalmente, la protesta non si ferma. Domani, alle ore 16.00, una delegazione di rappresentanti delle associazioni dei pescatori e di autorità sarà ricevuta anche dal Presidente della Regione, Musumeci, mentre all’esterno dell’Assemblea Regionale Siciliana si terrà un sit-in dei pescatori che faranno sentire le loro richieste di aiuto.
Nel frattempo la Sindaca di Sciacca, Francesca Valenti ha chiesto al presidente del Consiglio Pasquale Montalbano una seduta straordinaria del Consiglio comunale, aperta alla deputazione, dedicata alla marineria.
“Negli ultimi giorni – scrive il sindaco Valenti al presidente del Consiglio – si è levato forte il grido di protesta della marineria saccense, e di pescatori di altri comuni, a seguito delle pesanti limitazioni all’attività di pesca contenute nel Regolamento UE n.2019/982, in aggiunta alle restrizioni nel Canale di Sicilia deliberate dall’Unione Europea nel recente passato. L’articolo 9 bis proibisce le attività di pesca con reti a strascico nelle zone denominate “Est del Banco Avventura”, “Ovest del Bacino di Gela” ed “Est del Banco di Malta”. La marineria, preoccupata per le gravissime conseguenze, è in stato di agitazione. In questi giorni sono state promosse delle pubbliche manifestazioni: alla categoria viene impedito di raggiungere aree ad alta pescosità come per esempio quella denominata “Est del Banco Avventura”. Le Istituzioni locali sono al fianco dei pescatori. Della questione ho personalmente investito S.E. il Prefetto di Agrigento che, con grande sensibilità, ha accolto la richiesta di un incontro. Ma occorre promuovere altre iniziative”.