Favara

Omicidio Contrino a Favara, il Ris: “Ucciso da distanza ravvicinata”

“Confrontando bossolo e pistola con le particelle trovate sui vari campioni analizzati in laboratorio posso dire che c’è notevole positività con il profilo di Galiano che ha sparato da molto vicino, circa un metro.” A dirlo in aula è un maresciallo del Ris di Messina che si è occupato delle analisi in laboratorio dei reperti […]

Pubblicato 4 anni fa

“Confrontando bossolo e pistola con le particelle trovate sui vari campioni analizzati in laboratorio posso dire che c’è notevole positività con il profilo di Galiano che ha sparato da molto vicino, circa un metro.” A dirlo in aula è un maresciallo del Ris di Messina che si è occupato delle analisi in laboratorio dei reperti prelevati direttamente dalla scena del crimine dell’omicidio del favarese Baldassarre Contrino, 73 anni, ucciso con un colpo di pistola calibro 38 al torace in contrada Petrusa. E’ ripresa questa mattina l’udienza in Corte d’Assise di Agrigento, presieduta dal giudice Alfonso Malato con a latere il giudice Alessandro Quattrocchi, del processo a carico di Vincenzo Galiano, 80 anni, di Favara. E’ accusato di omicidio volontario. 

In aula la testimonianza di due militari del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina. Sono coloro i quali, in sostanza, hanno effettuato le analisi in laboratorio su pistola, bossolo, indumenti di vittima e killer e auto di quest’ultimo. I risultati – come confermato da entrambi in aula – hanno riscontrato un’elevata presenza di particelle (45 sul volante, 13 sul cambio) di polvere da sparo. Così come su mani e narici dell’imputato. Al termine dell’udienza la difesa di Galiano, rappresentata dagli avvocati Gaziano e Vetro, ha avanzato alla Corte la richiesta di “estendere” il raggio d’azione dei domiciliari – misura a cui è sottoposto l’imputato – fino ad un garage dell’abitazione. Il presidente, dopo aver sentito il parere (favorevole) del pm Chiara Bisso, ha accolto la richiesta. Si torna in aula, per sentire alto due testi di polizia giudiziaria, il 21 febbraio. 

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