Agrigento

Rifiuti in spiaggia, indagine Legambiente a Cannatello

Nei giorni scorsi i soci del circolo Rabat di Legambiente Agrigento unitamente al personale delle Riserve Naturali Grotta di Sant’Angelo Muxaro e Macalube di Aragona, i Volontari del Servizio Civile Universale, hanno effettuato l’attività di censimento dei rifiuti spiaggiati nell’ambito della campagna di Legambiente denominata Indagine Beach Litter. Dal 2014 ad Agrigento è stata studiata […]

Pubblicato 5 anni fa

Nei giorni scorsi i soci del circolo Rabat di Legambiente Agrigento unitamente al personale delle Riserve Naturali Grotta di Sant’Angelo Muxaro e Macalube di Aragona, i Volontari del Servizio Civile Universale, hanno effettuato l’attività di censimento dei rifiuti spiaggiati nell’ambito della campagna di Legambiente denominata Indagine Beach Litter.

Dal 2014 ad Agrigento è stata studiata la spiaggia della Babbaluciara (foce del fiume San Leone), poiché risponde ai requisiti previsti dal protocollo stabilito dalla European Enviromental Agency, ma l’emergenza Covid-19 ci ha costretto a posticipare questa indagine – che di solito viene effettuata a maggio, prima che le spiagge vengano pulite per la stagione balneare – quando la spiaggia era già stata “pulita”. In sostituzione abbiamo monitorato la spiaggia di Lido Cannatello (caratteristiche simili a Babbaluciara per la vicinanza alla foce del fiume Naro). L’Indagine Beach Litter rappresenta un’attività di citizen science (ricerca scientifica a cui partecipano semplici cittadini) in cui si contano e catalogano i rifiuti presenti in spiaggia, senza attività di pulizia.

Quest’anno al catalogo di rifiuti sono stati aggiunti quelli relativi al Covid-19 e alle bioplastiche. Il censimento dei rifiuti ci consente di acquisire informazioni su quantità, trend e fonti di quella quota di marine litter (rifiuti che inquinano il mare) che sono immediatamente visibili, in relazione con la Direttiva Europea sulla Strategia Marina (2008/56/CE). Capire cosa deturpa le nostre spiagge serve ad agire sulle nostre abitudini di consumo e sui nostri comportamenti. La messa al bando dei cotton fioc non riciclabili da parte, prima, dell’Italia – nel 2019 – e poi da parte dell’Unione Europea – a partire dal 2021 – è frutto anche di questa attività di monitoraggio. I dati raccolti ad Agrigento verranno trasmessi alla piattaforma informatica nazionale e nelle prossime settimane verrà prodotto e divulgato un report nazionale a cura di Legambiente.

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