“Estorsione mafiosa e trasferimento di valori”, via libera alla trascrizione delle intercettazioni
La vicenda è legata all’imprenditore Angelo Stracuzzi, catturato lo scorso agosto ad Hammamet dalla Guardia di Finanza dopo tre mesi di latitanza
Via libera dai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara, alla nomina del perito incaricato di trascrivere le intercettazioni nell’inchiesta su un presunto giro di estorsioni mafiose messe a segno tra la Città dei templi, Licata e Palma di Montechiaro. La vicenda è legata all’imprenditore Angelo Stracuzzi, catturato lo scorso agosto ad Hammamet dalla Guardia di Finanza dopo tre mesi di latitanza. Stracuzzi non è stato ancora estradato e la sua posizione, proprio per questo motivo, è stata stralciata.
Sul banco degli imputati, invece, siedono la moglie Giovanna Rita Nogara, 51 anni, di Licata, e l’imprenditore favarese Giuseppe Pullara, 76 anni. Alla prima viene contestato il reato di trasferimento fraudolento di valori. In particolare, secondo gli inquirenti, sarebbe stata la prestanome del marito per evitare aggressioni ai beni a lui riconducibili. Lo scorso anno però, dopo un ricorso al Riesame della DDA di Palermo, furono apposti sigilli a sei società e relative quote sociali e patrimonio aziendale; all’imprenditore Pullara, invece, viene contestata una ipotesi di estorsione (in concorso con Stracuzzi) ai danni di una ditta che si occupa di rifiuti e che si è costituita parte civile nel processo. Il tribunale ha nominato questa mattina il perito incaricandolo di trascrivere le numerose intercettazioni sia telefoniche che ambientali.
La posizione di Stracuzzi, personaggio chiave dell’intera inchiesta, è al momento stralciata dalle altre in attesa dell’estradizione. Per gli inquirenti – l’accusa è rappresentata dal pm Claudio Camilleri – sarebbe il protagonista di una serie di giravolte finanziarie con lo scopo di sottrarsi da eventuali provvedimenti di sequestro nonché di estorsioni e turbata libertà degli incanti al fine di agevolare la Stidda agrigentina. Si torna in aula il 15 ottobre.