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L’attentatore di Nizza è sbarcato a Lampedusa: era indagato dalla Procura di Agrigento

L’attentatore tunisino di Nizza, Brahim Aoussaoui, 21 anni, dopo il suo arrivo a Lampedusa, lo scorso 20 settembre, come apprende l’Adnkronos, era stato indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Con lui vennero iscritti nel registro degli indagati anche gli altri connazionali arrivati quel giorno sull’isola delle Pelagie. Quel giorno arrivarono a Lampedusa una ventina di barconi […]

Pubblicato 5 anni fa

L’attentatore tunisino di Nizza, Brahim Aoussaoui, 21 anni, dopo il suo arrivo a Lampedusa, lo scorso 20 settembre, come apprende l’Adnkronos, era stato indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Con lui vennero iscritti nel registro degli indagati anche gli altri connazionali arrivati quel giorno sull’isola delle Pelagie. Quel giorno arrivarono a Lampedusa una ventina di barconi con a bordo soprattutto tunisini, tra cui il terrorista.

L’attentatore è sbarcato a Lampedusa per poi essere trasferito a Bari lo scorso 9 ottobre. A Lampedusa era stato messo in quarantena dalle autorita’ italiane prima di essere soggetto all’obbligo di lasciare il territorio italiano e lasciato libero. Nella sua tasca è stato ritrovato un foglio della Croce Rossa Italiana. L’intelligence sta ricostruendo la catena degli eventi per capire come non sia stato rimpatriato.

Gli uffici della Questura di Bari sono al lavoro in queste ore per ricostruire l’eventuale passaggio dell’uomo dal capoluogo pugliese, dove l’8 ottobre scorso e’ attraccata la nave quarantena Rhapsody con 805 migranti a bordo. Dalla nave, proveniente da Lampedusa, ne sbarcarono a Bari nei nove giorni che rimase in porto piu’ di 700, tutti coloro i quali risultarono negativi al Covid dopo doppio tampone eseguito a bordo. Tra loro circa trecento erano destinati a centri per il rimpatrio, o erano destinatari di ordini e respingimenti del Questore. Tra questi ultimi potrebbe esserci proprio l’attentatore di Nizza che sarebbe stato fotosegnalato a bordo del traghetto da personale della Questura il 9 ottobre e poi fatto oggetto di provvedimento di espulsione. Al momento agli investigatori baresi non risulta che il 21enne sia transitato in un centro per migranti ma le verifiche sono in corso.

“Se per l’attentatore di Nizza sono confermati lo sbarco a Lampedusa a settembre, il passaggio da Bari e poi la fuga chiediamo le dimissioni del Ministro dell’Interno Lamorgese”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

“Non lo conosco, come posso? Qui ne passano tanti, e non posso riconoscere dal volto se sono terroristi o meno”. Cosi’ il sindaco di Lampedusa, Toto’ martello all’AGI.”L’attentato di Nizza e’ un attentato all’Europa. Le notizie di stampa sul percorso fatto dall’attentatore prima di arrivare in Francia confermano che l’intero meccanismo di gestione dei flussi migratori ha bisogno di regole condivise a livello comunitario, ed evidentemente di controlli piu’ approfonditi. L’attentatore sarebbe passato dal Centro di accoglienza di Lampedusa, ed e’ bene ribadire che l’Amministrazione comunale dell’isola non ha nessun ruolo nella gestione del Centro”. Lo dice il sindaco di Lampedusa Toto’ Martello. 

Non e’ la prima volta che un tunisino sbarcato in Italia si e’ poi reso protagonista di atti di terrorismo in Europa: a febbraio del 2011, con Silvio Berlusconi premier e Roberto Maroni ministro dell’Interno, sempre a Lampedusa arrivo’ – assieme a migliaia di tunisini – Anis Amri, l’autore della strage al mercatino di Natale di Berlino nel 2016. Al momento dello sbarco Amri si dichiaro’ minorenne e fu trasferito in un centro per minorenni in Sicilia.

Fa accapponare la pelle la notizia che il killer di nazionalità tunisina sia transitato dall’Italia, arrivando poco tempo fa a Lampedusa con uno di quei barconi che hanno portato e continuano a portare migliaia di clandestini sulle coste della Provincia agrigentina.”, commenta l’esponente regionale di Fratelli D’Italia Calogero Pisano. Il cruento attentato dimostra come la politica dei porti spalancati del Governo PD-M5S abbia messo e continua a mettere a repentaglio la sicurezza degli agrigentini, chi ci assicura che ciò che è successo in Francia non possa avvenire nelle nostre città?Chiediamo al Governo la chiusura immediata dei porti siciliani e la predisposizione di un blocco navale militare che interrompa ogni flusso migratorio, ne va della sicurezza degli agrigentini e dell’intera Nazione”.

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