Apertura

Barcone si ribalta a Lampedusa, è strage di donne: 7 vittime

Le vittime sono tutte donne: secondo le prime testimonianze tra i dispersi ci sarebbero bambini

Pubblicato 4 anni fa

Sono tutte donne le vittime del naufragio avvenuto all’alba nelle acque tra Lampione e Lampedusa. Erano tutte subsahariane. Quarantasei i superstiti, già sbarcati al molo Favaloro sulle motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia costiera. L’imbarcazione era partita il giorno prima dalla Tunisia.  Secondo i racconti dei sopravvissuti ci sarebbero 8 dispersi. Nel tratto di mare proseguono ininterrotte le ricerche. Potrebbero essere per la maggior parte bambini i dispersi del naufragio registratosi all’alba fra Lampedusa e Lampione. E’ quanto emerge dalla testimonianza dei 46 superstiti. All’appello mancherebbero 9 persone: gente finita in mare perche’ alla vista delle due motovedette della Guardia costiera, ancor prima che iniziasse il soccorso, i migranti si sono spostati quasi tutti su una fiancata. Due donne, una delle quali incinta, sono state trasferite, con elisoccorso del 118, dal Poliambulatorio di Lampedusa ad un ospedale di Palermo. Una avrebbe un edema polmonare acuto ed e’ stata intubata. L’altra rischierebbe di perdere la creatura che ha in grembo. 

Aperta inchiesta sul naufragio: si cercano scafisti

La Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, sta indagando per individuare gli scafisti dell’imbarcazione naufragata all’alba di oggi davanti alle coste di Lampedusa, vicino all’isolotto di Lampione. Come apprende l’Adnkronos, si cercano anche i basisti in Tunisia. Da dove è partita due giorni fa l’imbarcazione. Sono sette le vittime, tutte donne.  Il fascicolo, come apprende l’Adnkronos, è stato aperto dalla Procura di Agrigento per naufragio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Molti migranti che si trovavano a bordo della imbarcazione naufragata all’alba di oggi “alla vista delle motovedette della Guardia costiera, si sono spostati su un lato della barca e si sono sbilanciati”, così “in molti sono finiti in mare perché hanno perso l’equilibrio“. Lo ha detto all’Adnkronos il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio.

Il video

Ricerche in corso

Secondo una prima ipotesi, i migranti, quando hanno visto le motovedette, si sono spostati su un fianco della barca facendola capovolgere. Disposto l’esame esterno sui cadaveri. Una drammatica telefonata aveva avvisato del pericolo: “Rischiamo di affondare”. Ricostruisce la Guardia costiera: alle prime ore del mattino, e’ giunta una segnalazione con telefono Gsm da parte di un migrante presente a bordo di un barchino in difficolta’. Sul mezzo, a circa 7 miglia da Lampedusa in zona Sar italiana, e’ stata segnalata la presenza di circa 60 persone. Subito prima dell’inizio delle fasi del soccorso, l’unita’ si e’ capovolta, verosimilmente a causa dello spostamento improvviso dei migranti, dovuto all’elevato numero di persone a bordo e alle ridotte dimensioni del mezzo, di appena otto metri. Sul posto sono intervenute due motovedette della Guardia Costiera di Lampedusa: la CP 309 e la CP 312 con team sanitario del Cisom che ha proceduto a rianimare cinque persone e a stabilizzare una donna in gravidanza. Al momento, conferma la Guardia costiera, sono stati tratti in salvo 46 migranti e recuperate 7 persone prive di vita. Sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Palermo sono in corso le ricerche di eventuali dispersi con l’impiego di motovedette della Guardia costiera, della Guardia di Finanza e di Frontex. Partecipano alle ricerche un Atr42 della Guardia Costiera decollato dalla base aerea di Catania e un elicottero Frontex.

Due donne gravi tra i superstiti

Due dei 46 superstiti del naufragio avvenuto all’alba nelle acque tra Lampione e LAMPEDUSA, secondo quanto apprende l’Adnkronos, sarebbero in gravissime condizioni. Si tratta di due donne, una delle quali con un edema polmonare acuto è stata intubata. Entrambe sono state trasferite in elisoccorso a Palermo.

Le parole del sindaco di Lampedusa

“Non si vuole prendere coscienza di quello che succede nel Mediterraneo, non vale a nulla la solidarieta’ che, adesso, ci arrivera’. Perche’ la solidarieta’ deve essere vera e concreta”. Lo ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa, Toto’ Martello, dopo l’ennesima tragedia di migranti. “Continua il silenzio nei confronti del sindaco di Lampedusa – ha aggiunto – da parte del presidente Draghi. Sono passati 15 giorni, se non di piu’, da quando ho chiesto d’essere convocato per discutere di quello che avviene nel Mediterraneo. Ed essendo presente sul territorio, potrei sicuramente portare una visuale diversa sul fenomeno”.

Notte di sbarchi

Oltre al naufragio e’ stata una notte di sbarchi quella che si e’ registrata a Lampedusa. Sono 256 i migranti approdati sull’isola, a partire dalle 3,30, con quattro diversi barconi. Tre imbarcazioni sono state soccorse al largo, la quarta – con 6 tunisini a bordo – e’ invece riuscita ad arrivare, alle 7 circa, direttamente in porto. Anche ieri c’erano stati 4 sbarchi sull’isola con un totale di 136 persone. I primi 120 migranti, di varia nazionalita’, sono stati intercettati a circa 14 miglia a Sud dell’isola: erano su un’imbarcazione di 8 metri. I militari della Guardia di finanza li hanno trasbordati e hanno lasciato alla deriva la “carretta”. Alle 6,30 sono giunti a molo Favarolo i 30 migranti che erano stati intercettati a 12 miglia dalla motovedetta Cp309 della Capitaneria di porto e poco dopo ne sono giunti altri 100. Poi il naufragio.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

banner omnia congress