La strage di Ravanusa, si scava dove era parcheggiata l’auto di Giuseppe: le interviste
Le interviste al sindaco, al comandante dei Vigili del Fuoco e al comandante dei carabinieri di Ravanusa
“La speranza c’è sempre anche se sono passate 72 ore. Ci sono ancora due persone sotto le macerie – Giuseppe e il padre Calogero – anche se capiamo che il troppo tempo passato rende tutto più difficile. Al momento le persone sfollate sono sistemate dai parenti ma abbiamo iniziato le verifiche sugli alloggi. Garantiremo loro la migliore sistemazione possibile.” Così il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo.
“Stiamo concentrando l’azione nel parcheggio dove c’era l’auto parcheggiata di Giuseppe. Secondo le informazioni che ci ha dato la moglie. Stiamo rimuovendo i solai per arrivare nel luogo. Prima abbiamo cercato nell’appartamento ma non abbiamo trovato nulla. Abbiamo eliminato le ipotesi più semplici e adesso affrontiamo quelle più complesse.” Lo ha dichiarato il comandante dei Vigili del Fuoco di Agrigento, Giuseppe Merendino.
La situazione purtroppo è stazionario perché non abbiamo rinvenuto i due dispersi. Continuano le ricerche, c’è molta difficoltà per le migliaia di metri cubi di macerie da rimuovere. Abbiamo iniziato attività per reprimere eventuali azioni di sciacallaggio predisponendo vigilanza sulle strade dove ricadono le case delle persone sgomberate.” Sono le parole del luogotenente Salvatore Turturici, comandante stazione di Ravanusa.