Migranti, l’Ocean Viking in attesa di un porto; la Geo barents a Catania con 215 a bordo
Al porto di Catania sono arrivati i medici delegati dal ministero degli Interni per verificare se vi siano ulteriori soggetti fragili tra i 215 rimasti a bordo, per poterne consentire lo sbarco
E’ scontro tra le navi Ong e il nuovo governo Meloni. A Catania sono ormeggiate le due navi la Humanitas 1 e la Geo Barents; Al porto di Catania sono arrivati i medici delegati dal ministero degli Interni – nello specifico si tratta degli ispettori dell’Usmaf – per effettuare una ulteriore ispezione a bordo della Geo Barents. L’ispezione servirà per verificare se vi siano ulteriori soggetti fragili tra i 215 rimasti a bordo, per poterne consentire lo sbarco.
Gli 89 Migranti, tra cui una quarantina di minori e otto bambini in tenera età, salvati dalla nave Rise Above sono sbarcati in mattinata a Reggio Calabria, sono scesi a terra perché l’intervento dell’imbarcazione della Ong tedesca Mission Lifeline è considerato un evento Sar, un insieme di operazioni di salvataggio, in questo caso navali, mirate alla salvaguardia della vita umana in particolari situazioni di pericolo.
La situazione a bordo della Ocean Viking è disperata. L’imbarcazione si trova in acque internazionali e il porto più vicino sarebbe quello di Pozzallo; a bordo ci sono 234 persone, tra cui 55 minori dei quali 43 non accompagnati, il più piccolo ha tre anni. Le donne sono 15. La nave è in attesa in mare da 20 giorni. “Abbiamo fatto più di 30 richieste alle autorità per un porto sicuro. Diciassette persone hanno bisogno di diagnosi a terra, 3 di essere ospedalizzate, una ha la polmonite e non risponde agli antibiotici. Di tutto questo le autorità sono state infornate passo passo”. Lo dice il portavoce di Sos Mediterranee, Francesco Creazzo, parlando con i cronisti nel molo dieci del porto di Catania. Il portavoce spiega che a bordo della Ocean Viking “c’è la federazione internazionale della Croce Rossa”.
Domani sit-in in porto Catania:
Un sit-in di solidarietà e sostegno ai migranti delle navi Humanitay1 e GeoBarents si terrà domani, mercoledì 9 novembre, alle 17, al porto di Catania. A promuoverlo, a seguito di un’assemblea tenutasi ieri al porto, uno schieramento ampio composto dalla Rete antirazzista, dalla Rete Restiamo umani, dalla Rete degli studenti medi, dal Colapesce, dall’ Anpi, all’Arci e da associazioni regionali ambientaliste, della società civile, dell’antimafia e dalla Cgil siciliana. I promotori chiedono lo sbarco immediato di tutti i migranti senza le selezioni volute dal Governo, giudicate “arbitrarie, fuorilegge, contro ogni umanità”.”E’ assurdo – spiegano- pensare di discriminare chi resta e chi viene respinto. Diciamo no alla chiusura dei nostri porti e sì a tutte le iniziative umanitarie di accoglienza e sostegno, di rispetto della dignità di chi ha dovuto abbandonare il proprio paese, le uniche che ci possono connotare come un Paese civile e un popolo che vuole restare umano”. Alla manifestazione parteciperà tra gli altri la segretaria confederale della Cgil nazionale Tania Scacchetti.