Licata

Licata, feto morto al nono mese di gravidanza: lunedì l’autopsia

La vicenda scaturisce dalla perdita del feto in grembo, a pochi giorni dal parto,di una ventiseienne di Palma di Montechiaro

Pubblicato 3 anni fa

Si svolgerà lunedì pomeriggio l’autopsia disposta dalla Procura di Agrigento sul feto di nove mesi morto a pochi giorni dal parto all’ospedale di Licata. L’esame autoptico, indispensabile per fare luce sulle cause del decesso, sarà eseguito da una equipe formata dal medico legale Alberto Alongi, dal prof. Emiliano Maresi, anatomo patologo, e dal ginecologo Antonio Luciano.

L’inchiesta, coordinata dal procuratore facente funzioni Salvatore Vella, ipotizza il reato di omicidio colposo. La vicenda scaturisce dalla perdita del feto in grembo, a pochi giorni dal parto,di una ventiseienne di Palma di Montechiaro. La donna si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso il 30 ottobre lamentando dolori addominali. Dolori che sono proseguiti fino al giorno successivo quando, dagli esami e dal tracciato, è emersa una diminuzione consistente dei battiti del feto.

L’1 novembre, dunque, il parto cesareo d’urgenza con la tragica scoperta. Il feto che aveva tenuto in grembo per nove mesi era morto. L’uomo, un ventinovenne bracciante agricolo di Palma di Montechiaro, si è presentato così dai carabinieri della Compagnia di Licata denunciando “negligenza e imperizia” da parte dei medici dell’ospedale di Licata ed è partita l’inchiesta.

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