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Licata, chiedono di indossare la mascherina all’interno dell’ospedale: aggrediti medico e personale sanitario

La denuncia del direttore dell'unità di medicina dell'ospedale, Giuseppe Alaimo

Pubblicato 3 anni fa

Ennesima aggressione ai danni di medici e infermieri in ospedale. Il fatto è accaduto presso l’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata dove sono dovuti intervenire i Carabinieri della locale compagnia per sedare gli animi.
Ancora una volta il personale sanitario aggredito per aver detto ad alcuni parenti dei pazienti di indossare la mascherina, la quale è ancora prevista per legge presso le strutture medice.
“Vivere e lavorare in questa società ormai è diventato assolutamente improbo. La maleducazione, l’arroganza e la prepotenza regnano sovrani in tutti i campi. Ieri l’ennesimo turno in ospedale condito dalle discussioni con chi in barba alle regole vuole accedere ai reparti fregandosene di tutto e di tutti. Scontrarsi con la maleducazione delle persone ormai è routine e ciò non fa altro che distogliere noi sanitari dal vero motivo per cui ci presentiamo al lavoro. L’uso della mascherina è obbligatorio quantomeno fino al 31 Marzo ed è previsto l’ingresso di assistenti,parenti e/o visitatori nella misura di uno per volta. Ebbene solo il semplice fatto di chiedere di rispettare le regole diventa quasi lesa maestà. Nella giornata di ieri ( ma avviene praticamente tutti i giorni) il sottoscritto e il personale sanitario in servizio siamo stati aggrediti verbalmente e minacciati al punto da dover richiedere l’intervento dei carabinieri prontamente accorsi. Ormai siamo diventati oggetto di scherno e bersaglio facile da parte di una pletora di maleducati. Non c’è più alcun rispetto per i ruoli ma soprattutto non c’è più rispetto per la persona in se per se. Siamo diventati tutti aggressivi, prepotenti, figli di una società in cui il termine rispetto è diventato pleonastico. Veniamo in ospedale per cercare di fare del nostro meglio e ci prodighiamo quotidianamente per garantire la salute dei nostri pazienti per cui vi prego fateci lavorare e soprattutto fateci lavorare con serenità”. Questa la denuncia del direttore dell’unità di medicina dell’ospedale, Giuseppe Alaimo.

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