Sanità: Volo incontra aziende ospedaliere su laboratori e Covid
I sindacati hanno incontrato l'assessore Volo
Un tavolo urgente presso l’assessorato alla Salute della Regione Siciliana per definire una soluzione che riguardi i precari Covid all’interno del protocollo per la stabilizzazione del personale precario a cui forze sindacali e Regione stanno già lavorando. È questa la richiesta che Gaetano Agliozzo, della Fp Cgil, Andrea Gattuso, della Nidil Cgil, Paolo Montera, della Cisl Fp, Giuseppe Cusimano, della Felsa Cisl, Salvatore Sampino, della Uil Fpl, e Danilo Borrelli, della Uil Temp, formulano all’assessore alla Salute Giovanna Volo con l’avvicinarsi della scadenza del bimestre di proroga dei contratti al termine del quale il bacino di lavoratori Covid potrebbe rimanere senza un posto di lavoro.
“Siamo per il superamento di ogni forma di precariato – spiegano i sindacalisti – e per questo siamo pronti a scendere in piazza a tutela dei precari Covid. Auspichiamo che la soluzione possa arrivare prima e in tal senso le nostre sigle attiveranno le loro energie a ogni livello per definire una soluzione stabile evitando così di procedere con proroghe di corto respiro come finora è avvenuto”.
I punti trattati hanno riguardato l’attività dei laboratori di analisi pubblici e le indicazioni operative sulle prossime contrattualizzazioni con le strutture private, con particolare attenzione alle richieste avanzate dai laboratori privati, ma anche le questioni inerenti al personale dell’emergenza Covid-19 in scadenza di proroga, sottolineando la necessità di una precisa ricognizione dei posti e del fabbisogno economico.
“Durante l’incontro sono state analizzate le possibili soluzioni da portare all’attenzione del governo regionale e avviate le opportune ricognizioni in ogni singola azienda, per garantire la più tempestiva risposta agli sviluppi delle vicende maturate nelle ultime ore. Infine, in merito alla serrata messa in atto dai laboratori privati, l’assessorato registra finora un incremento delle attività assicurate dai laboratori pubblici compreso tra il 15 e il 30 per cento rispetto all’attività ordinaria”, afferma una nota della Regione


