L’omicidio di Mario Jakelich sull’asse Favara-Liegi, il caso approda in Cassazione
La vicenda è legata all’inchiesta Mosaico, l’indagine della Squadra mobile di Agrigento che ha fatto luce su una sanguinosa guerra sull’asse Favara-Liegi
Il caso dell’omicidio di Mario Jakelich, il ventottenne empedoclino ucciso in Belgio nel settembre 2014 nell’ambito della faida Favara-Liegi, approda in Cassazione. L’udienza è stata fissata il prossimo 26 marzo quando i giudici ermellini dovranno pronunciarsi sul ricorso della Procura generale di Palermo contro la sentenza di assoluzione di Calogero Bellavia, 34 anni, di Favara. La vicenda è legata all’inchiesta Mosaico, l’indagine della Squadra mobile di Agrigento che ha fatto luce su una sanguinosa guerra sull’asse Favara-Liegi caratterizzata da quattro omicidi e altrettanti agguati falliti. In primo grado furono emesse pesanti condanne e ben due ergastoli. Decisione che, nove mesi fa, è stata ribaltata in Corte di Appello con una sentenza che ha di fatto picconato l’intero impianto accusatorio. Tutti gli omicidi, ad oggi, sono senza un colpevole. Quello di Mario Jakelich è tra questi.
Per il delitto era stato condannato all’ergastolo Calogero Bellavia salvo poi venire assolto in Appello per questo specifico caso. La pena inflitta passò così dal carcere a vita a venti anni di reclusione limitatamente al duplice tentato omicidio di Carmelo Nicotra e Maurizio Di Stefano, avvenuto il 23 maggio 2017 in via Torino a Favara. Il sostituto procuratore generale Maria Teresa Maligno ha così impugnato il verdetto della Corte di Assise di Appello di Palermo chiedendo alla Cassazione di annullare non soltanto l’assoluzione di Bellavia relativamente all’omicidio di Mario Jakelich e al tentato omicidio di Maurizio Di Stefano ma anche l’ordinanza con la quale i giudici della seconda sezione della Corte di Assise di Appello di Palermo, presieduta da Angelo Pellino, avevano rigettato la richiesta di audizione del collaboratore di giustizia Giuseppe Quaranta.