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Tutto pronto per il conclave, il sindaco Miccichè: “facciamo il tifo per don Baldo Reina”

Domani alle 16.30 i 133 cardinali elettori si ritireranno nella Cappella Sistina per eleggere il 267esimo Papa.

Pubblicato 3 ore fa

  Il Conclave è ai nastri di partenza. Domani alle 16.30 i 133 cardinali elettori si ritireranno nella Cappella Sistina per eleggere il 267esimo Papa. I cardinali provengono da 71 Paesi dei cinque continenti. Nel dettaglio, 53 sono europei, 37 americani, 23 asiatici e 18 africani. L’Italia ha 19 cardinali. Gli occhi del mondo da domani sera saranno puntati sul comignolo della Sistina. E’ del tutto improbabile che già domani sera alle 19 – per quell’ora è attesa la fumata – possa uscire una fumata bianca. Nel toto Papa dell’ultim’ora tra i candidati forti resta il cardinale Pietro Parolin, da molti osservatori visto come l’uomo capace di tenere unita la Chiesa. Nelle congregazioni dei cardinali, come ha registrato il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni, è stato affrontato ”con preoccupazione” il tema ”delle divisioni all’interno della Chiesa”, e si è tracciato un identikit del nuovo Papa: ”Figura che deve essere presente, vicina, capace di fare da ponte e guida, di favorire l’accesso alla comunione a un’umanità disorientata e segnata dalla crisi dell’ordine mondiale” e “un pastore vicino alla vita concreta delle persone”. Nel borsino del conclave spicca anche il cardinale filippino Luis Antonio Tagle, definito il ‘Bergoglio asiatico’. Tra i possibili successori di Papa Francesco si guarda anche al card. Jean Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia. Il porporato, attento al dialogo interreligioso, pastore dei migranti, domenica scorsa ha celebrato messa nella ‘sua’ parrocchia romana a S. Maria ai Monti: ”Non abbiate paura della verità, degli altri che sono diversi da noi perché ogni uomo e donna è un fratello e una sorella. Non abbiamo paura – ha ammonito in perfetto italiano – di impegnarci ad annunciare il Vangelo per l’amore e il rispetto dei più deboli dalla nascita alla morte”. 

Diversi cardinali hanno ipotizzato un conclave ”breve”. Qualcuno ha invece detto che non c’è fretta per la fumata bianca. Se non dovesse arrivare entro venerdì, non sono da escludere sorprese.

Ad Agrigento si fa il tifo per Don Baldo Reina, vicario della Diocesi di Roma.  “Faccio il ‘tifo’ per don Baldo. So che il cardinale Baldassare Reina ha 55 anni ed è giovane, ma mi piacerebbe davvero tanto che un agrigentino diventasse Papa. Don Baldo è fra l’altro in linea con Papa Francesco che lo ha prima nominato vicegerente della Diocesi di Roma, poi vicario generale della stessa Diocesi e infine cardinale”. Lo ha detto il sindaco di Agrigento, Franco Micciché, in vista dell’extra omnes di domani e del Conclave che porterà all’elezione del nuovo pontefice. Micciché incarna il sentire degli agrigentini: “da giorni, nella Città dei Templi, a San Giovanni Gemini e a Cammarata, non si parla che “di ‘don’ Baldo che parteciperà al suo primo Conclave“. Anche se cardinale, Baldassare Reina è rimasto per tutti ‘don’, come se fosse ancora il parroco della porta accanto.

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