Sanità, i sindacati lanciano l’allarme: “Mancano 258 medici sulle ambulanze del 118”
Ad Agrigento i medici in organico sono 35 ne mancano 12
“I medici previsti dal decreto del 2015 sono 586, quelli in servizio sono 328, ne mancato per completare tutti i turni delle ambulanze medicalizzate 258. Ecco perché a volte le ambulanze medicalizzate escono solo con l’autista soccorritore e l’infermiere senza medico”. Lo dice Emanuele Cosentino segretario regionale della Federazione medici territoriali Sicilia per il settore delle emergenze. “Ci sono alcune province e alcune centrali operative che sono più scoperte – aggiunge Cosentino – Da dieci anni che segnaliamo questi dati all’assessorato, ma il trend non si è mai invertito. Adesso i numeri sono impietosi”.
Ad Agrigento i medici in organico sono 35 ne mancano 12, a Caltanissetta dovrebbero essere 35 non ce ne sono 26 a Enna in organico sono 30 i medici ma ne mancano 21. Complessivamente la centrale del 118 di Caltanissetta che copre quelle tre provincie dovrebbe avere 100 medici, ma c’è una carenza di 59 sanitari. Anche nel territorio della centrale di Catania la situazione non cambia. Nel capoluogo etneo sono previsti 116 medici, ma ne mancano 19, a Ragusa la situazione è molto serie, su 35 medici previsti se ne cercano 25. Infine a Siracusa di 35 medici in organico ne mancano 18. Complessivamente su 186 medici ne mancano 62. Nella centrale di Messina sono previsti 135 medici all’appello non ce ne sono 58. Infine a Palermo sono previsti 120 medici e ne mancano 65 mentre a Trapani su 45 ne servono 14. Complessivamente nella centrale di Palermo su 165 medici ne mancano 79.
“E’ necessaria una riorganizzazione del lavoro – aggiunge Cosentino – Le ambulanze medicalizzate sono oberate da interventi non adeguati e non congrui tipo interventi su etilisti o su pazienti psichiatrici che impegnano i mezzi di soccorso per ore, o su altri interventi a scarso significato clinico in cui potrebbero essere impiegati mezzi di base. Alla fine sui codici rossi c’è la carenza del personale medico e infermieristico”.