Cultura

Steve Hackett incanta il Palacongressi, pubblico in delirio per la chitarra dei Genesis

La chitarra di Steve Hackett ha incantato per 2 ore e mezza un Palacongressi stracolmo in ogni ordine di posto

Pubblicato 3 ore fa

La chitarra di Steve Hackett ha incantato per 2 ore e mezza un Palacongressi stracolmo in ogni ordine di posto. Un concerto dal ritmo serrato ha trascinato gli spettatori in una cavalcata rock senza respiro in quella che è stata una serata perfetta per gli amanti della grande musica internazionale.

Un viaggio unico quello offerto dal chitarrista dei Genesis e dalla sua band che celebrava il 50° anniversario di un album fondamentale come “The Lamb Lies Down On Broadway”.

Lo spettacolo si è aperto con brani della carriera solistica di Hackett come People of the Smoke, Circo Inferno, These Passing Clouds, The Devil’s Cathedral, Every Day, A Tower Struck Down, Camino Royale e Shadow of the Hierophant.

La seconda parte del concerto è stata tutta dedicata ad una “Lamb selection” con alcuni dei brani più amati della band di Hackett, Peter Gabriel, Mike Rutherford, Phil Collins e Tony Banks. Quindi spazio a The Lamb Lies Down on Broadway, Fly on a Windshield, Broadway Melody of 1974, Hairless Heart, Carpet Crawlers, The Chamber of 32 Doors, Lilywhite Lilith, The Lamia, It , Supper’s Ready. 

Il gran finale dello spettacolo è stato affidato a Firth of Fifth, in un tripudio conclusivo che ha lasciato senza fiato gli spettatori.

“Il successo del concerto di Steve Hackett, un evento che rimarrà nel cuore e nella mente di chiunque fosse presente – dice il direttore del Parco Roberto Sciarratta – conferma la vocazione per i grandi eventi del Palacongressi, una struttura che è in pochi anni passata dall’essere una ‘cattedrale nel deserto’ ad un palcoscenico perfetto per stagioni teatrali e spettacoli dai risultati assolutamente brillanti. E’ un lavoro, quello condotto dal Parco, che sta portando i risultati sperati e che si consoliderà nel prossimo futuro con l’apertura qui della biblioteca Pirandello, così che il Palazzo dei congressi sia un vero e proprio polo culturale della città”.

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