Caltanissetta

Due fratelli feriti in sparatoria dentro casa, cinque arresti a Riesi 

Una vera e propria spedizione armata all'interno dell'abitazione dei due fratelli di Riesi da parte di un gruppo

Pubblicato 2 ore fa



Si chiude il cerchio sulla sparatoria avvenuta lo scorso 10 settembre a Riesi, nel Nisseno, nella quale rimasero feriti due fratelli. I carabinieri del Comando provinciale di Caltanissetta hanno arrestato cinque persone, provenienti da Gela, Mazzarino e Riesi, ritenute responsabili, a vario titolo, di concorso in tentato omicidio, porto abusivo di armi comuni da sparo in concorso e detenzione di arma da fuoco clandestina. Quattro hanno precedenti di polizia per reati di diversa natura. Le indagini sono scattate dopo che all’ospedale di Mazzarino si era presentato un 21enne di Riesi con una ferita d’arma da fuoco alla schiena, immediatamente soccorso e trasferito all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta per essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

Quasi in contemporanea al pronto soccorso di Gela, invece, era giunta una seconda vittima, anche lei ferita alla schiena. Gli investigatori dell’Arma, coordinati dalla Procura di Caltanissetta, sono riusciti a ricostruire una vera e propria spedizione armata all’interno dell’abitazione dei due fratelli di Riesi da parte di un gruppo composto da quattro giovani provenienti da Mazzarino e Gela, che avrebbero pianificato l’agguato nei minimi dettagli. Come documentato dall’analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza presenti nella zona, infatti, uno degli indagati avrebbe inizialmente raggiunto l’abitazione di Riesi da solo, probabilmente per accertarsi che non vi fossero potenziali testimoni, per poi fare ritorno poco dopo con i complici, armati di due pistole calibro 380 e 6,35. Secondo le testimonianze raccolte, la sparatoria sarebbe stata preceduta da una colluttazione, durante la quale uno dei fratelli avrebbe provato a reagire contro chi lo teneva sotto tiro e in quel frangente sarebbe partito un colpo che ha ferito uno degli aggressori.

Subito dopo, la persona obiettivo dell’agguato è stata raggiunta da un colpo alla schiena. All’interno dell’abitazione teatro dell’agguato, oltre alle tracce della sparatoria tra cui numerosi bossoli di calibro differente (calibro 380 e calibro 6,35), i carabinieri hanno trovato un paio di occhiali presumibilmente perso da un componente del gruppo di fuoco e un fucile di fabbricazione artigianale, ritenuto nella disponibilità di una delle vittime dell’agguato. Il gip di Gela ha disposto per quattro degli indagati la detenzione in carcere, per il quinto gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico. Sono in corso ulteriori accertamenti tesi al rinvenimento delle armi utilizzate per compiere il delitto. 

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