I clan di Villaseta e Porto Empedocle, accertamenti dei Ris sulle armi sequestrate
Accertamenti irripetibili sull’arsenale rinvenuto e sequestrato in occasione dell’ultimo blitz contro le cosche mafiose di Villaseta e Porto Empedocle
La Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha disposto degli accertamenti irripetibili sull’arsenale rinvenuto e sequestrato in occasione dell’ultimo blitz contro le cosche mafiose di Villaseta e Porto Empedocle scattato in estate. Gli esami – che riguardano pistole, Ak47 e munizioni – saranno effettuati questa mattina nel laboratorio dei carabinieri del Ris di Messina, il reparto investigazioni scientifiche.
L’avviso, in questa fase, è stato notificato a 14 indagati: si tratta di James Burgio, 35 anni; Pietro Capraro, 40 anni; Salvatore Carlino, 35 anni; Antonio Crapa, 54 anni; Stefano Fragapane, 33 anni; Vincenzo Iacono, 48 anni; Gaetano Licata, 42 anni; Salvatore Lombardo, 37 anni; Agostino Marrali, 29 anni; Calogero Segretario, 30 anni; Cristian Terrana, 32 anni; Alessandro Trupia, 36 anni.
Il provvedimento è stato notificato anche ai due titolari del panificio di Porto Empedocle contro il quale – la sera del 18 giugno – è stata esplosa una raffica di Kalašnikov. Tra il dicembre e l’agosto scorso sono stati ben tre i blitz dei carabinieri che hanno di fatto smantellato le due cosche mafiose. Per 53 imputati è già stato chiesto il rinvio a giudizio ed è in corso l’udienza preliminare.